lapidazione di Santo Stefano
dipinto,
Tamagni Vincenzo (attribuito)
1492/ 1530 ca
Al centro di un ambiente esterno, con edifici e alberi nello sfondo, è S. Stefano inginocchiato in preghiera e ai lati personaggi in variati abiti esotici, col braccio sollevato nell'atto di scagliare le pietre. In alto Dio Padre circondato da angioletti
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Tamagni Vincenzo (attribuito)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Scuola Di Federico Zuccari
Jacopo Siculo
- LOCALIZZAZIONE Arrone (TR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia critica dell'affresco, di valore artistico notevole, è resa complessa da una serie di diverse attribuzioni: attribuiscono l'affresco a Vincenzo Tamagni da S. Gimignano, attivo in Umbria intorno al 1520 (vedi scheda n.23 ) Fabbi (p.208) e Gnoli (p.343) che lo ritiene autore anche dell'abside maggiore e dell'abside destra. Lanzi (p.150) l'attribuisce a un imitatore di Zuccari, mentre Guardabassi (p.10) lo ritiene di Jacopo Siculo, seguace dello Spagna, autore anche dell'abside destra (vedi scheda n.32). L'affresco costituisce comunque un ciclo unitario con le altre opere della stessa abside (vedi scheda n.19 e 20), ciclo in cui è rilevante il senso spaziale affidato ora a prospettive aeree, ora a prospettive architettoniche
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000004532
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0