dipinto,
1425 - 1449
Maestro Di Eggi (attribuito)
notizie 1435-1451
La parete absidale risulta interamente affrescata su due registri, suddivisi ciascuno in tre riquadri. Nel registro superiore, al centro, Madonna in trono con Bambino e Angeli; ai lati, Santi Apostoli. Nel registro inferiore, al centro, S. Benedetto benedicente in trono tra due Santi; ai lati, Santi monaci. La fascia al di sotto del registro inferiore presenta una decorazione geometrica. Nella calotta absidale, Cristo redentore benedicente in mandorla e angeli. Una cornice con decorazione a racemi delimita tutto il complesso decorativo. Sull'arco absidale sono due angeli reggicartiglio
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Maestro Di Eggi (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Ferentillo (TR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli affreschi dell'abside centrale sono attribuiti al Maestro di Eggi da Zeri (1963), per l'affinità stilistica con gli affreschi di S. Michele Arcangelo a Eggi (Spoleto). Questo pittore, molto attivo a Spoleto e in Valnerina, mostra rapporti con esperienze nuove dei primi decenni del Quattrocento: dall'attività di Bartolomeo di Tommaso a quella di Ottaviano Nelli e dell'Angelico. Per questo, nonostante la presenza di note arcaizzanti, Borsellino (1974) propende per una datazione dell'opera intorno al 1445. L'opera è citata da Guardabassi (1872), Angelini Rota (1920), Fabbi (1970), Todini (1989). Per quanto riguarda il Maestro di Eggi si veda anche Toscano (1987), che ne propone l'identificazione con Arcangelo di Giovanni, pittore che dovette svolgere un ruolo di primo piano nella Spoleto degli anni Quaranta e Cinquanta del Quattrocento, ma di cui non restano opere. Nelle sue numerose opere superstiti, il Maestro di Eggi si rivela un fedele continuatore della tradizione spoletina del secondo Trecento (tanto da riuscire a conservare i tipi facciali del Maestro di Fossa), che egli adatta abilmente a tendenze derivate dall'ambito del gotico internazionale. L'ipotesi di una campagna di lavori abbastanza vasta che avrebbe avuto luogo nell'Abbazia di Ferentillo nel corso del sec. XV, interessando verso la metà del secolo l'abside centrale - compresa la zona dei pilastri che sorreggono il tiburio - e subito dopo quella laterale sinistra, viene avanzata da Borsellino (1974)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000003823-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1997
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0