Cristo benedicente

dipinto ca 1360 - ca 1365

Tavola fondo oro con cornice posticcia non originale. Ingombro della cornice appena trilobato terminante in ogiva orientale, con motivi decorativi a rilievo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ doratura
    tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Di Cione, Nardo (notizie Dal 1346/1365)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia di Firenze
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera appartiene all’attività di Nardo di Cione, importante esponente della pittura fiorentina del XIV secolo, fratello di Andrea detto Orcagna e di Jacopo e Matteo di Cione. Notizie certe dell’artista si datano alla metà del Trecento; la sua personalità stilistica si distingue da quella dei fratelli per una maggior morbidezza di linee e attenzione alle emozioni dei soggetti ritratti (TARTUFERI, 2003). Tra i suoi principali interventi si ricordano: il ciclo di affreschi della Cappella Strozzi in Santa Maria Novella a Firenze e il “Thronum Gratiae” conservato presso la Galleria dell’Accademia (NCTN 0900191234). Il caso in oggetto è un dipinto dalle dimensioni modeste, anche per questo considerato dalla critica un componente di un più ampio polittico. In merito all’origine della tavola e del polittico che l’avrebbe contenuta, sono stati pubblicati due importanti studi intorno alla metà del secolo scorso: si tratta dei contributi di Ulrich Middeldorf (MIDDELDORF, 1956) e di Richard Offner (OFFNER, 1960), particolarmente rilevanti proprio per la scarsità di notizie riguardo questo dipinto. Middeldorf ipotizza l’appartenenza della tavola con il Redentore alla pala d’altare, attribuita a Nardo Di Cione da Berenson nel 1932, conservata presso il castello di Bojnice, in Slovacchia, di datazione incerta ma orientata agli anni Sessanta del Trecento; l’ipotesi è corroborata da un’attenta analisi stilistica che confronta in particolare la punzonatura del fondo oro, considerata un elemento di vicinanza tra le opere. Qualche anno più tardi, la riflessione di Offner allontana invece il Cristo della Galleria dell’Accademia di Firenze dal polittico slovacco che, per lo studioso, sembra essere incompatibile per dimensioni e fattura; piuttosto la figura di Cristo sarebbe, secondo Offner, stilisticamente più vicina al San Zanobi della Madonna con Bambino in Trono del Museum of Art di Brooklyn, sempre attribuita al medesimo artista e datata 1356. Nel suo contributo, Offner dà anche notizia dello stato di conservazione del dipinto, notando ridipinture concentrate nel manto di Cristo e rifilature della tavola evidentemente tagliata; ad oggi si può affermare che la sezione superiore del dipinto e la cornice risultano essere rifacimenti moderni. La ricostruzione della storia collezionistica del dipinto risulta essere piuttosto complessa: Offner riporta il passaggio dell’opera dalla famiglia livornese de Larderel, primi proprietari noti, al mercato antiquario con l’acquisto da parte di un ignoto privato, dove rimase verosimilmente fino al 1960; in questa data l’autore menziona l’acquisto da parte della Congregazione della Missione di Roma. L’opera è stata poi rintracciata in un’indagine del 2006 dal Nucleo Operativo del Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, presso una galleria londinese che l’aveva illecitamente acquistata; di concerto con le autorità locali, è stato possibile procedere con il suo sequestro e con il rimpatrio nel 2018 (il provvedimento di assegnazione del Tribunale di Roma è divenuto esecutivo nel 2019 e l’ingresso nella collezione dello Stato italiano è del 2020; il Ministero della Cultura ha poi assegnato l’opera al museo fiorentino che oggi la espone)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901402443
  • NUMERO D'INVENTARIO 10807
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ISCRIZIONI sulla cornice - Nardo di Cione Firenze, 1320 ca-1366 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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