Madonna Immacolata. Madonna Immacolata

statua vestita 1701 - 1800

La Madonna, realizzata in legno e cartapesta, presenta una capigliatura a boccoli color biondo scuro attaccata alla testa tramite cucitura centrale. La statua porta ai piedi dei sandali marroni e sosta su un serpe con sembianze di drago che si sporge da una falce di luna su una nuvola; il tutto dorato. L'abito è in seta color crema, ma probabilmente in origine era bianco, con ricami floreali. Due passamanerie alte con motivi astratti ornano la parte della vita e il bordo della veste. Galloni a palmette ornano le maniche e il loro bordo, come il mantello e la parte apicale del corsetto. Da quest'ultimo si diparte una trina bianca che va a ricoprire anche il collo e sulla quale è applicata una spilla di forma circolare; la stessa trina esce anche dalle maniche della veste. La sottoveste, che s'intravede dagli squarci del vestito, è bianca con decorazione fitomorfa. Il mantello è azzurro e vi sono ricamate varie stelle a sei punte con applicazioni di paillettes, all'interno delle stelle e a bordatura delle stesse. A coronamento una corona dorata con stelle probabilmente in argento, i cui centri sono costituiti da gemme brillanti e colorate, di cui una mancante

  • OGGETTO statua vestita
  • MATERIA E TECNICA gesso/ modellatura/ pittura
    legno/ assemblaggio
    seta/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Scuola Superiore Sant'Anna
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Anna
  • INDIRIZZO Via Carducci, snc, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Quella delle statue vestite è una tipologia di manufatti molto frequente presso i contesti ecclesiastici e legata a processi di vestizione e trasporto. Frequentemente la produzione avveniva presso centri monastici, con il supporto di altre botteghe artigiane per la realizzazione della struttura lignea di supporto ma anche di oggetti di ambientazione e corredo. Per la parte visibile la modellazione era fatta in cartapesta spesso colata entro stampi e le parti venivano dunque assemblate successivamente. Sulla cartapesta si procedeva poi con la stesura di una colla animale unita a gesso per rendere l'opera maggiormente resistente ad una successiva dipintura. Infine veniva steso uno strato di pece greca per rendere la superficie idrorepellente e antifungina. I capelli potevano essere di origine vegetale, animale o veri, cuciti tra sé e poi applicati alla nuca del soggetto. Come documentato in particolar modo nei testi curati da Collareta e Capitanio, in Toscana una buona parte della produzione di questa tipologia di opere veniva prodotta a Lucca, tanto da figurare negli inventari con la dicitura "in stucco di Lucca". Grassi, Scipioni, Traversi e Lazzari in particolare hanno studiato quella che era la produzione delle monache di San Domenico e San Giorgio presso la stessa città, evidenziando in maniera sostanziale l'importanza della loro produzione di statue vestite in termini di ampiezza cronologica, quantità, qualità e diffusione. Il manufatto non compare sulla bibliografia relativa alla chiesa né nei documenti d'archivio, tuttavia nell'Inventario di tutti i Mobili esistenti nell''Educatorio di S. Anna questo dì", presumibilmente afferente all'ultimo quarto del XVIII sec, è documentato un "Tabernacolo al muro con Madonna di Stucco del Rosario, Cristallo d'avanti, e Portiera di damasco rosso. La detta Madonna ha la Corona d'Argento". Anche se sarebbe possibile immaginare la perdita del rosario e della corona d'argento, non è possibile tuttavia affermare con certezza che si tratti della stessa opera, in quanto gli elementi legati all'Immacolata Concezione non vengono citati
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901401352
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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