Natività. Natività con Maria, san Giuseppe e Angeli

pala d'altare 1751 - 1751

Il supporto del dipinto è costituito da una tela rettangolare, con una cornice semplice in legno dorato

  • OGGETTO pala d'altare
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Luchi Giuseppe Antonio Detto Diecimino (1709/ 1774)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Scuola Superiore Sant'Anna
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Anna
  • INDIRIZZO Via Carducci, snc, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è realizzata da Giuseppe Antonio Luchi, detto il Diecimino dalla località di Diecimo, frazione di Borgo a Mozzano, dove il pittore nacque nel 1709. Questi fu una figura molto importante nel panorama artistico lucchese del Settecento: formatosi tra Bologna e Venezia, dove fu allievo del Tiepolo, al rientro a Lucca svolse un’importante attività didattica, figurando tra l’altro tra i fondatori dell’Accademia di Belle Arti lucchese. La tela con la Natività fu commissionata nel 1751 dalle suore del monastero pisano di Sant’Anna ed era destinata a completare l’arredo pittorico della chiesa annessa al convento, uno dei gioelli del Settecento Pisano. Per il Luchi si trattava della prima e più importante committenza fuori da Lucca, e all’interno della chiesa si sarebbe confrontato con i dipinti di Giovanni Grisoni e del pietrasantino Tommaso Tommasi, allievo dei fratelli Melani ai quali era stato affidato il progetto architettonico per il rifacimento dell’edificio sacro. Il Luchi, probabilmente stimolato anche da questi confronti, licenziò un’opera dall’indubbia qualità artistica, caratterizzata da una luminosità malleabile che evidenzia i corpi e le ricercate espressioni. Tale utilizzo dei contrasti di luce, così come la gamma dei toni e lo studio delle superfici vivificate dall’incidenza luminosa, si pongono in preciso rapporto con Giovanni Maria Crespi, che peraltro era ben noto a Lucca presso la più qualificata committenza artistica. Al centro del dipinto vediamo la mangiatoia dove riposa in fasce il Bambino, osservato da vicino da alcuni angeli. A sinistra la pregevole figura di Maria vista di profilo, con il collo innaturalmente allungato che ne accentua l’esile delicatezza, mentre sulla destra san Giuseppe leva gli occhi al cielo, con le braccia enfaticamente spalancate, citazione letterale del san Pietro che Giovanni Maria Crespi aveva realizzato nell’Assunzione della Vergine per la chiesa del Crocifisso dei Bianchi a Lucca. Tutt’intorno, tra ombre brune e bagliori sanguigni, si agitano gruppi di angeli. Sul retro della tela è leggibile un'iscrizione con il monogramma del pittore (G.A.L.) e la data 1751
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901401343
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda storica (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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