maschera funebre di Vincenzo Chiarugi
maschera funebre
ca 1820 - ca 1820
Maschera funebre di Vincenzo Chiarugi montata su supporto in legno
- OGGETTO maschera funebre
-
MATERIA E TECNICA
gesso/ modellatura a stampo/ pittura
legno/ lucidatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera fa parte di un gruppo di sculture che ornavano le sale della biblioteca ottocentesca dell'Ospedale di Santa Maria Nuova. A differenza della serie dei dipinti raffiguranti i donatori della biblioteca e i personaggi illustri dell'ospedale (cfr. 0901401267), la raccolta dei gessi non fu frutto di un programma e di una committenza precisi, ma dovette formarsi in modo spontaneo attraverso donazioni differenti. Almeno fin dal 1889 nella sala principale, quella allestita nell'ex chiesa di Santa Maria degli Angeli (Andreucci 1871, pp. 4-19; Diana 2006, pp. 62-66; Ricci 2021; Belli - Ricci 2022), e negli ambienti adiacenti erano sistemati il busto in marmo di Ferdinando Zannetti e venti sculture in gesso che nell'inventario del 1933 erano salite a ventiquattro tra busti, medaglioni e maschere mortuarie (Bacci, in cds). A parte i calchi dei busti di alcuni granduchi i personaggi raffigurati erano medici illustri, soprattutto dell'ospedale di Santa Maria Nuova. Nel 1938 la biblioteca venne trasferita nel nuovo polo di Careggi ma, a differenza dei dipinti, le sculture non trovarono posto nella nuova sede e vennero depositate presso il Museo di Storia della Scienza, oggi Museo Galileo, dove inizialmente furono collocate in alcune sale per essere poi ricoverati nei depositi (Bacci, in cds). Questa maschera funebre riproduce le fattezze del medico Vincenzo Chiarugi (1759-1820), il primo ad occuparsi in modo sistematico della malattia mentale organizzando un'assistenza specifica prima nell'ospedale di Santa Dorotea e poi in quello di Bonifazio, entrambi annessi a Santa Maria Nuova. Questa maschera e quella di Niccolò Bruni (vd. 0901401327) furono donate alla biblioteca medica di Santa Maria Nuova da Augusto Michelacci entro il 1880 (Bacci, in cds), e vi rimasero esposte fino allo smantellamento delle sale. In biblioteca si trovava anche un ritratto del Chiarugi dipinto da Alessandro Mazzanti, oggi disperso a causa di un furto, mentre nelle raccolte dell'ASL Toscana centro si contano anche un busto in marmo del Chiarugi conservato presso la Biblioteca Chiarugi nel complesso di San Salvi a Firenze, un monumento commemorativo con un busto in stucco dipinto a finto bronzo tratto dal marmo, sempre a San Salvi, e un calco in gesso dello stesso busto (vd. 0901401305)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901401326
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ISCRIZIONI a tergo - Vincenzo Chiarugi - corsivo alto-basso -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0