Perseo libera Andromeda
scudo rotondo,
scudo rotondo o rotella molto convesso in listelli di legno ricoperto di cuoio sulle due facce; il cuoio lavorato con diverse tecniche nelle parti di maggior rilievo risulta imbottito. All'esterno è una banda di bordatura decorata con un fregio di racemi; segue una banda mediana con decoro a racemi e nastri intrecciati interrotta da quattro medaglioni figurati; racchiude la figurazione centrale circolare; sul rovescio lo scudo presenta una banda di bordatura simile a quella del diritto, che ne racchiude un'altra contenente due medaglioni figurati; al centro ci sono i resti del sostegno al braccio applicato con ribattini a rosetta in ottone
- OGGETTO scudo rotondo
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MATERIA E TECNICA
cuoio/ incisione, intaglio, punzonatura, sbalzo
legno/ curvatura, assemblaggio
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
- INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La rotella presenta una decorazione figurata molto ricca, organizzata all'interno del principale medaglione centrale e di medaglioni più piccoli inseriti all'interno delle fasce decorative sul diritto e sul rovescio dello scudo. Nel medaglione centrale è raffigurato Perseo, protetto dallo scudo con la testa di Medusa, che libera Andromeda dal mostro marino. Nelle figurazioni minori del diritto sono rappresentati in alto un satiro itifallico, a sinistra l'eroe romano Marco Curzio che si getta nella voragine, in basso è la raffigurazione della Fortuna con un drappo spiegato; quello a destra raffigura Atena con delle armi; sul rovescio nel medaglione in basso è raffigurata Teti nella Fucina di Vulcano e in quello in alto la dea Teti che dona lo scudo al figlio Achille. Si tratta di un pregevolissimo esempio di scudo da parata in cuoio: nel catalogo del Supino è indicato come esempio di arte fiorentina del XVI secolo. Questa tipologia di scudi presenta un repertorio decorativo e iconografico comune, stilisticamenteriferibile ai decenni centrali del XVI secolo, e sono probabilmente realizzati da botteghe specializzate. Sembra trattarsi di manufatti italiani variamente ricondotti ai centri di produzione di Firenze, Milano, Napoli o Venezia, intorno alla metà del XVI secolo (Godoy-Leydi 2003). Al Bargello è conservato un altro scudo molto simile stilisticamente a questo (AM758), sul quale è raffigurato l'incontro di un cavaliere e di una fanciulla: per lo scudo AM758, presentato alla mostra medicea del 1980, si proponeva una datazione al quarto decennio e il riferimento a bottega fiorentina (Palazzo Vecchio 1980). Questa tipologia di scudi in cuoio era molto frequente nelle collezioni medicee e nell'inventario del 1631 ne erano registrati ben venti (Corti in La Medusa del Caravaggio restaurata 2002)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901396758
- NUMERO D'INVENTARIO Armi Bargello 757
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0