re in trono tra due servitori

scacco ca 1120 - ca 1150

Pezzo per il gioco degli scacchi di forma semicilibdrica. Oggetto dalla faccia anteriore piatta, rettangolare; i lati e il retro formano un colonnato semicircolare. La parte frontale è delimitata da fasce decorative: il margine superiore presenta triple linee alternate a losanghe segnate al centro con foro di trapano; quello inferiore, palmette stilizzate. I profili laterali sono segnati da trecce a due capi chiuse alle estremità. Al centro è raffigurato un re in trono, fianccheggiato da due servitori che scostano un tendaggio. Il colonnato aperto è compreso tra due fasce a girali fogliati; le colonne (quelle centrali sono binate) hanno basi con doppia modanatura e capitelli a foglie d'acanto stilizzate. L'interno dell'oggetto è scavato e lascia intravvedere il retro liscio del trono regale. Sulla parte superiore dell'edicola, aquila dalle ali spiegate, scolpita ad alto rilievo

  • OGGETTO scacco
  • MATERIA E TECNICA avorio/ foratura, incisione, intaglio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pezzo da gioco va messo in relazione al Visir (l'equivalente della Regina) già in collezione Caylus (Parigi, Bibliothèque nationale de France, Départements des Monnaies, médailles et antiques, inv. 55.307), che presenta la medesima forma, dimensioni paragonabili ed entrambi riprendono la tecnica di lavorazione, la composizione e la tipologia dei Re degli "scacchi di Carlomagno", già conservati nel Tesoro di Saint-Denis ed eseguiti da botteghe dell'Italia meridionale alla fine dell'XI secolo. Stilisticamente i due pezzi divergono dagli scacchi di Saint-Denis: "gli atteggiamenti sono meno ieratici, i panneggi più morbidi; i volti sono lavorati con cura, modellati senza schematismo" (Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 165). Le due pedine, secondo la critica, potrebbero essere uscite dallo stesso atelier ma appartenere a due giochi diversi: l'esemplare parigino presenta sul margine superiore una merlatura assente in quello Carrand, che sulla faccia superiore ha un'aquila. Lo stile delle due opere ha orientato gli studi a una datazione più tarda rispetto agli "scacchi di Carlo Magno", nel XII secolo (Pastoureau 1990). L'attribuzione a una manifattura dell'Italia meridionale giustifica il fatto che abbiano mantenuto la tipologia degli scacchi della fine del secolo precedente (Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 165). Nel 2007 Speciale ha proposto di riconoscere nel pezzo in esame, in quello parigino, nell'altro del Bargello già in collezione Barry (inv. 62 Carrand, NCTN 0901395374) e nella Regina di Berlino (Staatliche Museen, Preussicher Kulturbesitz, inv. 615) "repliche storiche del set di Carlo Magno". Questa tesi è stata respinta da Gaborit-Chopin che ha ricostruito la fortuna critica del Visir del conte De Caylus, che pubblicò il suo pezzo nel 1764, quando gli "scacchi di Carlo Magno" non erano ancora mai stati oggetto di studi (Ivi). La studiosa sottolinea che la somiglianza tra il pezzo Carrand e quello Caylus dimostra che "esistevano altri giochi ispirati alla tipologia degli scacchi di Saint-Denis" e non esclude che il Re del Bargello e il Visir Caylus possano provenire proprio dal Tesoro di Saint-Denis. Dagli inventari del 1505 e del 1534, si evince che nel Tesoro di Saint-Denis vi erano 30 pezzi da scacchi, ridotti a 11 nel 1634, dopo i saccheggi ai tempi delle guerre di religione e della Lega cattolica. Quattrodici di questi pezzi sono andati perduti o rubati prima del 1634, l'opera in esame potrebbe essere uno di questi (Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 166). Nel 2022 Speciale riafferma che il Re Bargello è una copia post-medievale stante la mancanza di segni di usura, la qualità liscia del rilievo e dal peculiare gesto del sovrano, che non brandisce lo scettro regio ma indica a sinistra (cfr. in Die Normannen 2022, p. 327; Speciale 2022, p. 340)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901395362
  • NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 60
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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