parabola del povero Lazzaro e del ricco epulone; parabola del buon samaritano; Agnus Dei. parabola del povero Lazzaro e del ricco epulone; parabola del buon samaritano; Agnus Dei
impugnatura di pastorale
ca 1050 - ca 1099
Impugnatura composta da una parte centrale intorno alla quale si sviluppano due lobi arrotondati, delimitati da un torciglione composto da steli e fogliami che si intrecciano proseguendo fino alla zona sottostante. Il profilo esterno è occupato dall'immagine dell'Agnus Dei, acciambellato entro medaglione, sorretto da angeli con le braccia tese. Sulle due facce laterali sono scolpite la Parabola del povero Lazzaro e del ricco epulone, da un lato, e la Parabola del buon samaritano, dall'altro. Il profilo inferiore è ornato da girali di tralci traforati e presenta un foro quadrato per l'inserimento di un'asta
- OGGETTO impugnatura di pastorale
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MATERIA E TECNICA
avorio di tricheco/ intaglio/ incisione
- AMBITO CULTURALE Media Valle Del Reno Reno Inferiore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'impugnatura è pertinente all'asta di pastorale a tau del cosiddetto Tau Carrand, composto da due elementi assemblati in modo grossolano, di origine e datazione differenti: l'impugnatura, qui in esame, in avorio di tricheco e l'asta in avorio di elefante (NCTN 0901395358; cfr. Gaborit-Chopin 2021). Non si esclude che il montaggio dei due pezzi, che mal si adattano, sia stato realizzato nel XIX secolo, forse da Louis Carrand o sotto la sua direzione. Quanto all'impugnatura, nel 1926 Goldschmidt ha identificato le due parabole descritte sui lati e ha proposto di attribuire l'insieme del pastorale alla Francia o all'Inghilterra attorno al 1200 circa. Più recentemente la critica ha proposto una datazione verso la seconda metà dell'XI secolo, riconducendone l'esecuzione nell'area della Media valle del Reno o del Reno inferiore alla luce dei seguenti confronti (ivi, p. 102). A livello compositivo, l'impugnatura è stata avvicinata, per la presenza dell'arco centrale, a quella del Tau del Musée de Rouen (Normandia, verso 1050). L'iconografia delle scene della Parabola di Lazzaro e del ricco epulone può essere avvicinata a quella delle miniature del Codex Aureus Epternacensis (Echternach, 1030-1050 ca; Norimberga, Germanisches Nationalmuseum, Hs 156 142). Stilisticamente i "piccoli personaggi agili, assemblati in spazi chiusi o circoscritti da mura turrite" dell'opera del Bargello si legano ai pannelli in avorio degli altari portatili di Melk e Darmstadt, in particolare al "gruppo di Melk", datato 1050-1075 (Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 132)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901395357-0
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 46
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0