Crocifissione. crocifissione
placca di legatura
ca 870 - ca 880
Placca contornata da un triplice bordo: quello esterno è composto da un listello di losanghe alternate a cerchi, in origine intarsiati con foglia d'oro; quello centrale è ornato con foglie d'acanto rigide; quello interno presenta cerchietti separati da due punti. Lo spazio centrale è occupato dalla raffigurazione di Cristo con, alla sua destra, Longino, l'allegoria della Chiesa e la Vergine dolente; alla sua sinistra, Stephenson, san Giovanni e la personificazione della Sinagoga. Nel margine superiore, la mano di Dio è fiancheggiata dalle allegorie della Luna e del Sole, tra coppie di angeli; in quello inferiore, gruppi di risorti escono dai sarcofagi
- OGGETTO placca di legatura
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MATERIA E TECNICA
oro in foglia
avorio/ doratura, foratura, incisione, intaglio
- AMBITO CULTURALE Cerchia Di Carlo Il Calvo
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Reims (?)
Seconda Scuola Di Metz
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per l'iconografia, affine a quella delle Crocifissioni carolinge della seconda metà del IX secolo, la placchetta è stata assegnata alla "seconda scuola di Metz" da Goldschmidt (1918); proposta ripresa recentemente da Porta Trezza (2014-2015). Tale suggestione non è accolta da Gaborit-Chopin (in Ciseri 2018, pp. 105-106), che, riprendendo un'ipotesi già formulata da Lasko nel 1972, avvicina l'avorio all'ambito della corte di Carlo il Calvo, per la similarità con la Crocifissione della legatura del Libro delle Pericopi di Enrico II (870 ca; "gruppo di Liuthard"; Monaco di Baviera, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 4452), in cui si ritrovano gli elementi qui presenti, distribuiti in una composizione affine. Si rintracciano inoltre la stessa fluidità ed eleganza negli angeli, nella Chiesa, nella Vergine o in san Giovanni, propri del "gruppo di Liuthard" (Ivi). Gli atteggiamenti briosi, le proporzioni longilinee e la tipologia delle teste si differenziano nettamente dallo stile di Metz, contraddistinto da personaggi massicci, statici e dalla mascella quadrata (Ivi). Confronti si possono instaurare con una miniatura raffigurante l'incoronazione di un principe nel Sacramentario di Carlo il Calvo (869-70, Parigi, Bibliothéque nationale de France, ms. lat. 1141, c. 2v) in cui compare la presenza della mano di Dio. Il secchio retto da Stephanton richiama quello della Crocifissione carolingia del Bayerisches Nationalmuseum di Monaco (inv. 60) e quella del Tesoro della Cattedrale di Narbonne, nonché un'altra del Louvre (inv. OA 3936); mentre il san Giovanni con la barba, dettaglio inconsueto, appare in una Crocifissione oggi al Victoria and Albert Museum di Londra (inv. 303-1867). Gaborit-Chopin sottolinea le affinità tra l'avorio del Bargello e quelli di Londra e Parigi che, appartenendo alla stessa temperie stilistica dell'avorio con i Miracoli di San Remiglio (Amiens, Musée de Picardie) eseguito intorno all'878 in ambienti vicini all'arcivescovo Incmaro di Reims, possono essere quindi ascritti alla cerchia di Carlo il Calvo negli anni 870-880 (Ivi). Tale datazione può essere estesa anche all'avorio in esame, che per le analogie con quelli di Londra e Parigi, oltre che con la placca con David in trono sempre del Bargello (Inv. 33 Carrand; 0901395345), secondo Gaborit-Chopin, potrebbe esser stato eseguito dalla stessa mano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901395344
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 32
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0