disegno preparatorio sinopia,
Domenico Veneziano (1400-1410 Ca./ 1461)
1400-1410 ca./ 1461
Frammento di sinopia raffigurante linee guida per lo studio prospettico dello spazio e, a sinistra, una figura femminile nuda, volta di profilo verso sinistra, con il braccio sinistro proteso in avanti e il destro ripiegato sul petto
- OGGETTO disegno preparatorio sinopia
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a terra rossa
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ATTRIBUZIONI
Domenico Veneziano (1400-1410 Ca./ 1461)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Cenacolo di Sant'Apollonia
- LOCALIZZAZIONE Cenacolo di Sant'Apollonia
- INDIRIZZO via XXVII aprile 1, 50129 Firenze, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La sinopia fu rinvenuta nella parete sinistra del coro della chiesa di Sant'Egidio nel 1938-1939, nel corso delle indagini promosse da Mario Salmi per rintracciare i frammenti della decorazione quattrocentesca che fu di importanza capitale per la pittura fiorentina rinascimentale. La sinopia e cinque frammenti di affreschi rinvenuti nelle pareti sotto lo scialbo furono staccati nel 1954 dal restauratore Leonetto Tintori e vennero ricoverati nei depositi della Soprintendenza, mentre alcuni lacerti individuati sotto la mostra dell'organo rimasero in loco. Nel 1990 la sinopia e i quattro frammenti di affreschi più grandi furono esposti nel Museo del Cenacolo di Sant'Apollonia (il frammento più piccolo rimase in deposito dove si trova ancora oggi). Giorgio Vasari descrisse il ciclo come opera di Domenico Veneziano, ricordando però che il pittore lo lasciò "imperfetto" e che fu completato da Andrea del Castagno e da Alessio Baldovinetti. Nel 1594 il rifacimento della zona absidale messo attuato da Bernardo Buontalenti dovette comportare lo scialbo e la parziale perdita del ciclo, che divenne poi pressoché totale nel 1722-1723, quando Matteo Bonechi e Giuseppe Tonelli decorarono nuovamente la volta e le pareti. Le ricerche documentarie (Milanesi 1862; Giglioli 1905; Wohl 1971; Idem 1980; Bernacchioni 2000) hanno permesso di individuare i pagamenti a Domenico Veneziano (1439-1445, con la notizia della presenza di Piero della Francesca come aiuto), ad Andrea del Castagno (1451-1453), ad Alessio Baldovinetti (1460-1461) e infine a Giusto d'Andrea (1470), che completò la decorazione con le specchiature marmoree nella fascia inferiore delle pareti. Come attestato dalla descrizione vasariana il ciclo raffigurava le Storie della Vergine: nella parete sinistra, dipinta da Domenico Veneziano, si trovavano l'Incontro di Anna e Gioacchino alla Porta Aurea, la Natività della Vergine e lo Sposalizio della Vergine, mentre sulla parete destra, affidata ad Andrea del Castagno, erano l'Annunciazione, la Presentazione di Maria al Tempio e la Morte della Vergine. Non abbiamo informazioni precise su cosa fosse raffigurato nella volta o nella parete di fondo, dove Vasari ricorda soltanto un figura di Sant'Egidio molto lodata di Alessio Baldovinetti. La porzione di sinopia ritrovata è stata giustamente messa in relazione con lo Sposalizio della Vergine che Domenico Veneziano lasciò incompiuto e che fu completato da Alessio Baldovinetti. Il disegno, di cui è andata perduta circa metà della scena, raffigura un accurato studio dello spazio attraverso una rigorosa griglia di linee prospettiche e un'unica figura femminile posta all'estremità sinistra, che doveva coincidere con il centro della composizione e che è identificabile con Maria in atto di porgere la mano allo sposo. La figura, studiata nuda nella fase di disegno preparatorio e destinata ad essere "vestita" con la stesura pittorica, come raccomandava Leon Battista Alberti (Procacci 1960), è ben confrontabile con altre dipinte da Domenico Veneziano, ad esempio con la Vergine dell'Adorazione dei Magi conservata a Berlino, ma anche con i profili femminili nella predella della pala di Santa Lucia dei Magnoli, che costituisce un raffronto importante anche per la costruzione prospettica dello spazio
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901393354
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0