Dio Padre
dipinto,
Bonechi Matteo (e Aiuti)
1669/ 1756
Dio Padre abbigliata con abito rosso e mantello blu che si protende sopra una nuvola allungando la mano destra in un gesto benedicente. L'opera è composta da tre elementi realizzati con l'incollaggio di più foglia di carta di recupero poi sagomati e dipinti. Il taglio netto che separa i tre elementi suggerisce non una rottura accidentale, ma un frazionamento intenzionale dell'oggetto, forse attuato per renderne più semplice la conservazione
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Bonechi Matteo (e Aiuti)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa singolare serie di figure e nuvole dovette avere la funzione di apparato effimero da sistemare in chiesa in occasione di determinate feste o celebrazioni liturgiche. La tipologia dell'opera può essere accostata a quella delle figurine in carta sagomata destinate a comporre veri e propri Presepi affollati di personaggi (cfr. con quelli di Vito d'Anna, 1765-1769, vd. Un presepe in carta del '700, 2012). Gli elementi conservati presso l'Ospedale di Santa Maria Nuova, già provenienti dalla chiesa di Sant'Egidio, non permettono però di ricomporre un Presepe poiché gli unici personaggi presenti sono alcuni angeli e una figura maschile barbata identificabile con Dio Padre. Per lo stato frammentario in cui sono pervenute, anche nelle strutture di sostegno, è difficile stabilire in che modo dovessero essere sistemate le figure, ma, visti i soggetti raffigurati, è possibile che fossero in parte appese e in parte attaccate a un fondale. E' dunque probabile che queste sagome avessero la funzione di completamento o per un Presepe composto da statuine (in terracotta, cartapesta o altri materiali) oppure che fungessero da addobbo in occasione di particolari allestimenti approntati in chiesa. Dal punto di vista stilistico gli angeli di migliore qualità sono riconducibili allo stile di Matteo Bonechi, mentre quelli di fattura più modesta saranno invece da riferire a un collaboratore. Tra il 1722 e il 1723 il Bonechi affrescò assieme al quadraturista Giuseppe Tonelli la volta della chiesa di Sant'Egidio su commissione dello Spedalingo Giuseppe Maria Martellini (vd. Benassai 2002, pp. 160-161), evento che rende ancora più probabile il suo intervento in un apparato decorativo minore destinato allo stesso ambiente
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901393353-1
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0