Ritratto di Alessandro di Francesco Guarnacci

dipinto,

Ritratto su tela entro ovale dipinto racchiuso in cornice rettangolare modanata. Il ritratto indossa una giacca di velluto blu, camicia bianca e un ampio drappo rosso sulle spalle, ha una capigliatura alla moda settecentesca e indica con la mano sinistra i libri sul ripiano presso cui è posto. Insieme ai libri un foglio di carta con scritta

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ laccatura, modanatura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Volterrano
  • LOCALIZZAZIONE palazzo privato
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dall'Inventario dell'Archivio Storico del Pio Istituto dei Buonuomini di San Michele di Volterra emergono due personaggi di nome Alessandro Guarnacci: Alessandro di Pier Francesco e Alessandro di Francesco. Alessandro di Pier Francesco nel 1650 nominò erede universale nel testamento la sorella Lucrezia e dopo di lei, in ordine di primogenitura, i figli maschi e, alla loro morte, Leonardo di Clemente Sermolli e, dopo di lui, nello stesso ordine di primogenitura, i suoi figli maschi. Terminata la discendenza di detto Leonardo, dovevano subentrare nell’eredità i Buonuomini, con l’obbligo di conferire ogni anno in perpetuo doti di scudi dieci l’una a tre fanciulle povere del contado di Volterra. Alessandro lasciò inoltre ogni anno in perpetuo ai Buonuomini scudi sei, con cui far celebrare cinquanta messe annue di requiem. Alessandro di Francesco è invece il nonno del precedente Alessandro, di cui sono conservati registri e carte nello stesso archivio. Se è vero che il ritratto riporta il nome di Alessandro di Francesco, è pur vero che per questioni cronologiche e per l'esistenza di un legato nei confronti dei Buonomini sembra più probabile che si tratti di Alessandro di Pier Francesco. Nessuno dei due personaggi è tuttavia indicato come priore. Il bene fa parte dell'arredo dell'edificio noto in città come la sede del “Pio Istituto dei Buonomini di San Michele”, antico ente filantropico la cui fondazione si deve, nel 1533, al mercante volterrano Giusto Turazza e che aveva tra i principali scopi sociali quello di garantire la dote matrimoniale a ragazze povere e di fornire riserve di cera alla cattedrale. (cfr. relazione storico-artistica allegata al decreto di vincolo del 2014 apposto all'edificio e ai beni mobili pertinenziali)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901392723
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI su foglio di carta sulla sinistra - Al Molto illustre Priore latino / Signor Alessandro di Francescho / Guarnaccia / Volterra - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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