Guarigione dello storpio

stampa controfondata di interpretazione,
Ugo Da Carpi (bottega)
1480 ca./ 1532

Personaggi: San Pietro; San Giovanni Evangelista. Figure: donne; uomini. Architetture: Tempio. Elementi architettonici: colonne a fusto liscio; colonna tortile

  • OGGETTO stampa controfondata di interpretazione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
    carta/ xilografia
  • ATTRIBUZIONI Ugo Da Carpi (bottega): incisore
    Mazzola Francesco Detto Parmigianino, Scuola: disegnatore/ incisore
    Raffaello (1483/ 1520): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie degli Uffizi - Gabinetto dei disegni e delle stampe
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO Piazzale degli Uffizi, s.n.c, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Xilografia a chiaroscuro a due legni con impressione ad acquaforte sovrapposta, ristampa postuma. Parmigianino interpreta l’invenzione di Raffaello variando alcuni elementi sostanziali e rinunciando a quei dettagli decorativi che avrebbero potuto compromettere la leggibilità nella traduzione a stampa. L’opera d’interpretazione è testimonianza del soggiorno giovanile di Parmigianino a Roma, la cui mano si riconosce nei tipi umani, dalle fisionomie raffinate e dolci. Parmigianino studiò la composizione probabilmente dal cartone preparatorio per l'arazzo o da uno dei primi disegni. Si tratta di un'opera sperimentale che combina la tecnica della xilografia a chiaroscuro e l'acquaforte: le zone di luce ed ombra sono rese con l'impressione di due legni a inchiostri bruni, realizzati con il supporto della bottega di Ugo da Carpi e fungono da regia chiaroscurale per l'acquaforte che rifinisce la scena nei suoi elementi sostanziali così come in quelli più minuti. Sono conservati diversi stati della stessa versione della stampa: inizialmente vi era un unico blocco a fare da tono di fondo all'acquaforte, mentre la seconda versione ha visto non solo la sostituzione del legno con due nuove matrici ma anche alcune modifiche alla lastra. L'esemplare conservato al GDSU appartiene ad una serie di ristampe postume realizzate da un editore che entrò in possesso di questi blocchi, così come di altri dello stesso Parmigianino e di Antonio da Trento, che si conservarono probabilmente nella bottega di Parmigianino a Bologna. Queste si riconoscono per l'utilizzo di inchiostri oleosi e coprenti in palette bruna e per la presenza di una filigrana con tre monti sormontati da una lettera F in uno scudo, che non è però rilevabile sul presente foglio a causa della controfondatura e per via degli strati di inchiostro denso che non lasciano trasparire la texture della carta sul recto. L'utilizzo di questi inchiostri ha indotto lo stampatore ad invertire l'ordine d'impressione rispetto a quello messo in atto da Parmigianino, che faceva generalmente uso di inchiostri fluidi e semitrasparenti i quali gli consentivano di sovrapporre la tecnica xilografica all'acquaforte. È infine da notare la presenza di piccoli cerchi ai quattro angoli della stampa, realizzati probabilmente per mettere a registro il foglio. È infatti da tenere presente che a rendere ancora più complesso l'utilizzo dei due media nella medesima opera vi siano questioni relative al processo d'esecuzione, come l'utilizzo di due diverse presse: a rullo e a platina
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901392384
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. GDSU st. sc. n.81
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - I.V.R - a matita - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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