La vocazione di San Matteo
dipinto,
Mascagni Leonardo (1560/ 1627)
1560/ 1627
Dipinto
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Mascagni Leonardo (1560/ 1627)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione del Comune di Prato
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pretorio
- INDIRIZZO Piazza del Comune, Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera di Leonardo Mascagni è un tipico esempio della pittura controriformata a Prato: per la città e per i territori a essa limitrofi il pittore realizzò moltissime pale di soggetto religioso. Questo aspetto si deve più che altro alla vicinanza del pittore al ceto dirigente pratese, teso a 'sponsorizzare' i propri cittadini (Ciardi). Mascagni molto probabilmente strinse rapporti con Santi di Tito grazie all’appartenenza di suo padre all’Opera di Santa Maria del Soccorso, che all’artista oramai affermato aveva commissionato, tra 1579 e 1580, il dipinto per l’altare maggiore del santuario. "La vocazione di San Matteo", proveniente dal convento soppresso di San Matteo, che insieme alle esperienze di bottega presso Santi di Tito introduce tendenze emotive dell'ultima fase di Alessandro Allori, è una delle poche giunte al Comune nel 1788 dal Regio Patrimonio Ecclesiastico che tuttora si conservano nelle collezioni comunali pratesi
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901390730
- NUMERO D'INVENTARIO 1389
- ENTE SCHEDATORE Comune di Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2019
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2024
- ISCRIZIONI recto; in basso a sinistra - OPUS LEONARDI MASCAGNI 1618 - Leonardo Mascagni - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0