Grande serata nera al Salone Margherita. Serata nera. Serata nera
dipinto,
post 1900 - ante 1901
Balla Giacomo (1871-1958)
1871-1958
Un lungo taglio orizzontale del dipinto inquadra uno scenario urbano descrivendo, sulla sinistra, un gruppo di eleganti signori borghesi, di fronte alla vetrina di una pasticceria, intenti a guardare il passaggio di una giovane donna. Sulla destra due uomini davanti a un edificio su cui sono affissi manifesti che pubblicizzano lo spettacolo teatrale "Grande serata nera" al teatro "Salone Margherita". Le figure indossano abiti contemporanei e sono raffigurate frontalmente tranne la donna in primo piano ritratta di profilo
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Balla Giacomo (1871-1958): pittore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera costituisce un'importante acquisizione per il catalogo pittorico di Giacomo Balla, indiscusso protagonista insieme con Umberto Boccioni del movimento futurista in Italia. Rosanna Morozzi nella scheda critica del dipinto pubblicata nel catalogo della mostra "La Volontà del tempo" del 2009, chiarisce il tema del quadro e la sua collocazione all'interno della carriera di Balla. La scena offre una carrellata acutissima di tipi ed espressioni, accumunati da un atteggiamento ironico al limite dello sberleffo, lasciando intuire un sottofondo di voci, commenti e battute grevi rivolte alla donna in primo piano che percorre la strada. La chiave per interpretare la scena è offerta dai manifesti che annunciano lo spettacolo "Grande serata nera" al Salone Margherita, tetro romano che era palcoscenico di spettacoli marcatamente osè: le cosiddette "serate nere". Il nesso tra l'occasione licenziosa e la donna in primo piano è allusivo e non esplicito, lasciando intendere che proprio la donna possa essere una delle subrette dello spettacolo teatrale. Il dipinto si può far risalire agli anni in cui Balla soggiornò a Parigi, periodo in cui l'artista dimostrò un forte interesse nei confronti del tema sociale. Nel dipinto Balla sperimenta un'obbiettività naturalistica, una "verità" che va oltre la mera rappresentazione oggettiva, ma si sofferma a cogliere le implicazioni sociali del racconto e le mille sfaccettature dell'animo umano. Dal punto di vista formale il pittore dimostra una straordinaria maturità nell'impostazione dinamica della scena, memore delle esperienze fotografiche degli anni precedenti, concentrandosi sulla cadenzata definizione dei piani orizzontali (la strada, il marciapiede, l'edificio sullo sfondo) e dei piani verticali, segnata dalla serie dei personaggi caratterizzati da una spietata ironia, da un'ostentata eleganza borghese ma privi di una definizione fisiognomica quasi a sottolinearne la partecipazione superficiale alla scena sociale. In quest'opera risulta evidente il precoce interesse dell'artista per lo studio delle figure in movimento, tema che sarà dominante negli anni successivi della sua produzione artistica dedicati all'esperienza futurista. Pertanto il dipinto rappresenta un punto di arrivo nella carriera di Balla che, nel 1910, aderirà al Manifesto tecnico della pittura futurista, sperimentando nuove forme di dinamismo formale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901336894
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
- ISCRIZIONI sulla tela, sulla destra - Pasticceria E' vietata l'affissione / Salone Margherita / Questa sera / Grande serata nera / Salone Margherita / Questa sera / Grande Serata nera / Salone Margherita / Questa sera / Grande Serata nera - Balla, Giacomo - a pennello - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0