modelli di merletti
disegno,
ca 1620 - ca 1650
Samarco Giovanni Alfonso (attribuito)
notizie prima metà sec. XVII
Foglio n. 40. Tre modelli per bordi con punte a merletto numerati in maniera sequenziale. Le punte nei tre modelli sono prive di cornice. Ciascuna punta presenta motivi decorativi a volute e vegetomorfi stilizzati organizzati geometricamente in figure radianti e a stella
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ inchiostro a penna
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MISURE
Altezza: 465 mm
Larghezza: 360 mm
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ATTRIBUZIONI
Samarco Giovanni Alfonso (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
- INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno fa parte della serie di 105 fogli acquisiti dal Museo di Palazzo Davanzati sul mercato antiquario nell’ottobre 2018. Si tratta di un gruppo omogeneo di disegni, costituenti una sorta di modellario per merletti e ricami, 102 dei quali realizzati a inchiostro, 3 disegnati a matita nera e rossa. Hanno una numerazione progressiva da 2 fino al numero 119, con alcune lacune all’interno che si quantificano in 16 fogli. Per l’unitarietà del contesto e l’uniformità stilistica i disegni sono tutti riferibili al nome che compare, per esteso e in forma di acronimo su alcuni di essi, Giovanni Alfonso Samarco, disegnatore di merletti e ricami; di lui niente sappiamo a parte la sua origine di Bari, ribadita da lui stesso in alcuni fogli (c. 94, 103, 114). Sconosciuto rimane tuttavia il luogo di attività del Samarco, e se sia stato operoso nella suo città o più probabilmente in altri centri dell’Italia meridionale o a Roma. Anche l’indagine che in questo senso è stata fatta sulle filigrane non porta a sostanziali precisazioni. La datazione viene ricondotta per via stilistica, mediante confronti con modellari e soprattutto con manufatti e dipinti che illustrano l’abbigliamento coevo, in un arco cronologico necessariamente abbastanza ampio tra 1620 e 1650, come risulta dagli studi pubblicati nei vari saggi all’interno del recente catalogo del 2019, al quale si rimanda in bibliografia. L’importante nucleo di disegni era già noto nell’Ottocento come rilevato nel saggio di Daniele Rapino (in Bellezza e nobili ornamenti 2019, pp. 22-54). Negli anni tra 1884 e 1885 fu dall’allora proprietario, affidato temporaneamente in custodia al bibliofilo e frate carmelitano Santi Mattei, affinché lo studiasse. Dalla lettera che quest’ultimo inviò a Carlo Lozzi, collezionista e direttore della rivista Il Bibliofilo, per avere eventuali informazioni e che fu pubblicata nel febbraio 1884 su questa stessa rivista, sappiamo che i fogli erano ancora rilegati, o almeno contenuti, in una coperta che non esiste più. Sappiamo che già all’epoca la raccolta aveva le stesse lacune che rileviamo oggi; nell’accurata descrizione che Mattei ne fornisce, un particolare rilievo è dato alle iscrizioni presenti sui fogli, non solo quelle di carattere tecnico e di destinazione, ma in particolare quelle dove l’autore si firma. Dopo la restituzione al legittimo proprietario, avvenuta nel 1885, la raccolta rientra nell’ombra per ricomparire a Milano alla fine degli anni Novanta del Novecento e finalmente giungere a Palazzo Davanzati dopo alcuni passaggi presso antiquari italiani. Il foglio fa parte di un gruppo (fogli 30 – 40) che illustra modelli di bordi con punte di merletto, numerati in maniera sequenziale da 1 a 33; la caratteristica che differenzia questa sezione dalla precedente è che le punte non hanno una cornice di contorno che, seppure elaborata, racchiuda il motivo decorativo interno. Pur nella complessità compositiva e decorativa, molto variegata dal punto di vista dell’invenzione, particolare specialmente in alcuni fogli, i modelli ne risultano formalmente alleggeriti, così come la realizzazione finale del merletto. In questo gruppo di modelli, come nel precedente, per la ricchezza dell’apparato figurativo è evidente il recupero, talvolta a livello di precisa citazione, di modelli presenti nei più diffusi repertori. Il foglio in esame presenta tre modelli di bordi con punte nei quali il repertorio naturalistico lascia spazio ad una maggiore stilizzazione e astrazione, risolvendo la composizione in maniera geometrica con forme radianti e stellate. L’effetto è accresciuto dalla tecnica che diversamente dai fogli naturalistici annerisce alcune zone, forse per precise indicazioni tecniche: come nota Lorenzini (in Bellezza e nobili 2019, p. 102) l’effetto è simile a quello dei gioielli e potrebbe voler rappresentare l’utilizzo di lamina metallica nel merletto
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901143083
- NUMERO D'INVENTARIO Davanzati 1592
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
- ISCRIZIONI sopra ciascun modello - 31 32 33 - numeri arabi - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0