modelli per merletti
disegno,
ca 1620 - ca 1650
Samarco Giovanni Alfonso (attribuito)
notizie prima metà sec. XVII
Foglio n. 28. Due modelli per bordi con punte a merletto numerati in maniera sequenziale. N. 20: due punte decorate all'interno da tralcio vegetale con infiorescenza centrale e con fiori nelle volute laterali; è inserito in un vaso ad anfora, ai lati del quale sono due pavoni; composizione animata da uccellini e da due amorini. N. 21: ciascuna punta presenta una grande infiorescenza a tromboncino con volute simmetriche entro le quali sono fiordalisi e pigne; uccellini alla base; un tralcio continuo popolato di animali e geni suonatori fitomorfi fa da cornice a ciascuna punta
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ inchiostro a penna
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MISURE
Altezza: 465 mm
Larghezza: 360 mm
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ATTRIBUZIONI
Samarco Giovanni Alfonso (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
- INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno fa parte della serie di 105 fogli acquisiti dal Museo di Palazzo Davanzati sul mercato antiquario nell’ottobre 2018. Si tratta di un gruppo omogeneo di disegni, costituenti una sorta di modellario per merletti e ricami, 102 dei quali realizzati a inchiostro, 3 disegnati a matita nera e rossa. Hanno una numerazione progressiva da 2 fino al numero 119, con alcune lacune all’interno che si quantificano in 16 fogli. Per l’unitarietà del contesto e l’uniformità stilistica i disegni sono tutti riferibili al nome che compare, per esteso e in forma di acronimo su alcuni di essi, Giovanni Alfonso Samarco, disegnatore di merletti e ricami; di lui niente sappiamo a parte la sua origine di Bari, ribadita da lui stesso in alcuni fogli (c. 94, 103, 114). Sconosciuto rimane tuttavia il luogo di attività del Samarco, e se sia stato operoso nella suo città o più probabilmente in altri centri dell’Italia meridionale o a Roma. Anche l’indagine che in questo senso è stata fatta sulle filigrane non porta a sostanziali precisazioni. La datazione viene ricondotta per via stilistica, mediante confronti con modellari e soprattutto con manufatti e dipinti che illustrano l’abbigliamento coevo, in un arco cronologico necessariamente abbastanza ampio tra 1620 e 1650, come risulta dagli studi pubblicati nei vari saggi all’interno del recente catalogo del 2019, al quale si rimanda in bibliografia. L’importante nucleo di disegni era già noto nell’Ottocento come rilevato nel saggio di Daniele Rapino (in Bellezza e nobili ornamenti 2019, pp. 22-54). Negli anni tra 1884 e 1885 fu dall’allora proprietario, affidato temporaneamente in custodia al bibliofilo e frate carmelitano Santi Mattei, affinché lo studiasse. Dalla lettera che quest’ultimo inviò a Carlo Lozzi, collezionista e direttore della rivista Il Bibliofilo, per avere eventuali informazioni e che fu pubblicata nel febbraio 1884 su questa stessa rivista, sappiamo che i fogli erano ancora rilegati, o almeno contenuti, in una coperta che non esiste più. Sappiamo che già all’epoca la raccolta aveva le stesse lacune che rileviamo oggi; nell’accurata descrizione che Mattei ne fornisce, un particolare rilievo è dato alle iscrizioni presenti sui fogli, non solo quelle di carattere tecnico e di destinazione, ma in particolare quelle dove l’autore si firma. Dopo la restituzione al legittimo proprietario, avvenuta nel 1885, la raccolta rientra nell’ombra per ricomparire a Milano alla fine degli anni Novanta del Novecento e finalmente giungere a Palazzo Davanzati dopo alcuni passaggi presso antiquari italiani. Il foglio fa parte di un gruppo (fogli 21-29) che illustra modelli di bordi con punte di merletto numerati in maniera sequenziale da 1 a 23. In questo gruppo il motivo decorativo di ciascuna punta, spesso estremamente complesso dal punto di vista compositivo e variegato dal punto di vista dell’invenzione, con l’inserimento frequente di figurazioni umane e di soggetti fantastici, è racchiuso da una cornice, a sua volta, derivante da una particolare fantasia inventiva. In questo gruppo, il foglio in esame e il successivo presentano una particolare elaborazione del tema figurativo, e la regolarità della partitura è superata da una sorta di horror vacui tale da arrivare quasi a confondere il disegno interno con l’incorniciatura, con un gusto che definiremmo ormai pienamente barocco
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901143072
- NUMERO D'INVENTARIO Davanzati 1581
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
- ISCRIZIONI sopra ciascun modello - 20 21 - numeri arabi - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0