Matrice con leggenda in lettera moderna, delimitata nella parte esterna da una coroncina di perline e nella parte interna da filetti. Nel campo, circoscritto da una bordura scaccata e seminato di gigli, è raffigurato uno scudo triangolare con l'arme dei Salimbeni di Siena. Il verso è decorato con filetti lungo il margine e con una foglia d'acanto a rilievo che disposta nella parte centrale nasconde un'ansa con picciolo forato

  • OGGETTO sigillo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ incisione/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Senese
  • LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sigillo apparteneva a Benuccio Salimbeni di cui abbiamo notizie dal 1278 al 1331 anno in cui venne ucciso durante un assalto tesogli dalla famiglia Tolomei. Benuccio appartenente ad una delle famiglie più importanti di Siena e sappiamo che fu nel 1278 podestà di Modena e nel 1312 podestà di Pistoia, conte di Cortennano, Vernio e Mangona nonchè signore di Chiarentana, Vignone e Strozzavolpe. Figura autorevole e molto stimato nella vita politica della sua città.Venne creato cavaliere nel 1316 in occasione dei festeggiamenti che la Repubblica senese aveva preparato per onorare la visita della figlia di Alberto di Germania di casa Asburgo durante il suo viaggio verso Napoli. Per la presenza della parola "miles" nella legganda la datazione dei sigillo si attesta intorno a questa data confermata anche dai caratteri stilistici di gusto pienamente gotico. La matrice è stata eseguita con tratto fine e deciso ed è singolare che l'orafo abbia inciso il metallo a più livelli di profondità in modo da dare allo stemma Salimbeni una rilevanza e un'importanza maggiori. La bordura scaccata che delimita il campo ornato di gigli, risulta infatti ribassata rispetto alla legganda e lo scudo al centro è notevolmente più scavato rispetto al resto in modo da risultare più evidente nell'impronta (cfr. Cioni E. 1974-75; 1982). Il sigillo apparteneva alla collezione privata del libraio senese Giuseppe Porri con numero di inventario 22. Alla sua morte nel 1885 la collezione passò per legato alla Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena andando ad integrare la raccolta di sigilli che si era formata con la donazione fatta da Fedro Bandini nel 1771. In occasione della mostra della fine degli anni '80, del sigillo è stato fatto un calco in gesso ad opera di Cesare Olmastroni
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901138602
  • NUMERO D'INVENTARIO 147
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Siena
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sulla cornice - + SIGILLVM. BENVCCII.MILITIS.DE.SALEMBENIS - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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