Posto in uno spazio verde, il monumento poggia su una base rocciosa dalla forma piramidale alla quale è anche addossata la lapide marmorea a forma di pergamena riportante i nominativi dei caduti nella Grande Guerra e quella lapidea col nome di un caduto nella Guerra di Etiopia. L'opera presenta una base composta da due piedistalli reggenti una statua raffugurante una figura femminile (la personificazione della Patria) colta nell'atto di incoronare idealmente tutti caduti con una corona di quercia e alloro che regge con la mano destra. La parte centrale del basamento presenta, frontalmente, una decorazione ad altorilievo dal carattere simbolico (una corona di quercia e alloro cinge un elmo) mentre la parte bassa ospita delle palme. Sul retro, invece, è incisa l'epigrafe dedicatoria. La statua che domina il monumento risulta parzialmente danneggiata (le dita della mano sinistra sono amputate e la corona di alloro retta con la destra è andata perduta). A completare l'opera una lapide che funge da corredo, questa, posta alle sue spalle addossata al muro di sostegno, riporta una versione ridotta del Bollettino di Guerra del Diaz