Madonna con Bambino
scultura,
post 1345 - ca 1349
Andrea Pisano (attribuito)
1290 ca./ post 1348
Scultura in marmo su piedistallo raffigurante una Madonna stante incoronata con il Bambino in braccio, che tiene il libro aperto
- OGGETTO scultura
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ATTRIBUZIONI
Andrea Pisano (attribuito): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Bertuccio Di Ugolino
Pisano Nino
- LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Proveniente dall'acroterio della facciata del Duomo, la Madonna incoronata con il Bambino, attribuita ad Andrea Pisano, in origine era inserita all'interno di un tabernacolo a baldacchino con cuspidi e guglie, testimoniato da varie immagini della facciata della cattedrale (V. Crocifisso della Dogana, conservato al Museo Nazionale di San Matteo e cfr. Burresi M.G., Caleca A. "Nel secolo di Lorenzo", 1993). Il tabernacolo fu eliminato da Cosimo Cioli durante i lavori di restauro eseguiti dopo l'incendio del 1595 poiché gravemente danneggiato (Calderoli Masetti A. R., 1983). Tuttavia tale Madonna con Bambino non fu l'unica scultura ad occupare il vertice della facciata della cattedrale così come testimonia Ranieri Sardo nella sua "Cronaca Pisana" (1863). Il Sardo racconta di una Madonna posta sulla porta del Duomo che nel 1322 cadde da quella posizione a causa dei terremoti susseguitesi in quegli anni e che la scultura non subì nessun grave danno; tuttavia la scultura " [ ... ] fu nel 1322, et dipoi si fu posta in cima dalla chiesa del duomo alla faccia dinanzi ". Questa notizia sembra tuttavia la giustapposizione di due pensieri, poiché nel testo del Sardo confluiscono notizie provenienti da fonti differenti. Dato certo è che la Madonna caduta fu collocata " in cima dalla chiesa [...] alla faccia dinanzi". Questa scultura perduta della Madonna fu attribuita dalla storiografia a Giovanni Pisano sulla base di un documento del 1302 che attesta l'acquisto di un blocco di marmo per l'esecuzione di una Madonna per il Duomo, atto al quale Giovanni presenziò come testimone (Supino I. B., 1895; Tanfani Centofanti, 1897): nell'atto però non è specificata l'ubicazione della scultura (Barsotti R., 1957). Inoltre altro documento del 1302 racconta di una Madonna posta sopra la porta reale che venne dorata dal pittore Vanni da Siena (Bonaini F., 1846; Tanfani Centofanti L., 1897). Nonostante i documenti, la paternità e l'effettiva ubicazione originaria di questa Madonna citata dal Sardo caduta nel 1322 è ancora tutta da risolvere. Documentazione certa relativa alla nostra Madonna è invece la notizia di un acquisto dell'Opera nel 1345 di un blocco di marmo comprato presso il marmoraio Bertuccio di Ugolino da Carrara e trasportato nei magazzini dell'Opera da Puccio di Lando, destinato all'esecuzione di una "nostra donna sopra la porta reale" (Bonaini F., 1846). Anche in questo caso questa definizione potrebbe avere una duplice interpretazione: potrebbe indicare cioé sia la lunetta sopra la porta e sia la sommità della facciata. Ma il primo caso è da escludere poiché nel 1327 si trovava già il mosaico eseguito da Vincino da Pistoia e quindi si suppone si tratti proprio della Madonna in questione posta sulla sommità della facciata per la quale fu acquistato per l'appunto un blocco di marmo di così alto valore. Poco considerata dalla storiografia a causa della sua posizione inaccessibile - almeno fino al 1997, anno dei restauri della facciata - la Madonna con Bambino fu riferita fin dai tempi del Grassi (1836-1838) ai contemporanei di Nicola e Giovanni Pisano e dal Supino (1904) erroneamente a Bertuccio di Ugolino. La successiva critica ha preferito attribuirla ai modi di Nino Pisano o a seguaci di Andrea e Nino Pisano (Venturi A., 1906; Weinberger M., 1937; Toesca P., 1951; Carli E., 1989; Burresi M.G., 1983). Successivamente la Becherucci (1965) ha attribuito con più decisione la scultura ad Andrea Pisano e al quinto decennio del secolo proponendo un vicino confronto con la Madonna della Rosa della chiesa di Santa Maria della Spina e con la Madonna del sepolcro Saltarelli in Santa Caterina, opere comunemente ritenute della bottega di Andrea Pisano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769201
- NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769201
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0