Madonna eburnea. Madonna con Bambino

reliquiario a statuetta, 1299 - 1299

L'opera rappresenta la Madonna a figura intera coperta da un grande manto ed una veste, ha il capo coperto da un velo sormontato da una corona, so lleva il braccio destro e tende in avanti la mano socchiusa come se in origine tenesse qualcosa, forse una rosa; sul braccio sinistro la Madonna tiene il Bambino al quale rivolge lo sguardo e verso cui ruota il capo. Il Bambino è seduto sul braccio della madre ed indossa un mantello ed una veste; guarda avanti a sé, solleva il braccio destro e tiene il globo sormontato dalla croce; mentre il braccio sinistro poggia sul fianco; nella mano sinistra probabilmente teneva lo scettro. Il piccolo gruppo scultoreo è stato posizionato su una base-reliquiario del XVII secolo. La base a sezione rettangolare con piedini a volute è ornata da cornici modanate, motivi decorativi dorati ed al centro della faccia anteriore si apre una teca ovale con una reliquia sistemata in una minuta edicola in rame dorato e rosso, decorata da: conchiglie, foglie d'acanto, colonne tortili e sormontata da una piccola croce. Sulle due facce laterali sono realizzati: le lettere OP entro cornice ed uno stemma

  • OGGETTO reliquiario a statuetta
  • MATERIA E TECNICA avorio/ scultura
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Pisano (1248 Ca./ 1314-1319)
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera che proviene dalla Sacrestia della Primaziale, dove rimase chiusa in un armadio fino ai primi del XIX sec. è stata realizzata da Giovanni Pisano come attesta un documento pubblicato dal Ciampi ( Notizie Inedite della Sacrestia Pistoiese, 1810 ) e dal Supino ( Arte Pisana, 1904), in cui l'artista s'impegnava verso il Capitolo della Cattedrale a finire un "opus heburneum" il 5 giugno 1299 ( 1298, in stile pisano ). Nella parte posteriore della veste si vedono due fori, forse creati per fissare la statua al tabernacolo; infatti la statua si trovava in origine sull'altare maggiore del Duomo affiancata da due angeli in avorio e ferro dentro un tabernacolo di legno dorato posto su una tavola in avorio con Storie della Passione di Cristo di cui si sono perse le tracce; tale complesso era collocato sull'altare maggiore prima dell'incendio del 1595. Nel 1634 l'intagliatore Giovan Battista Riminaldi rifece la testa ed un braccio di Gesù Bambino, la mano destra, un piede ed alcune parti della veste alla Madonna; in seguito fu rifatto anche il piede sinistro del Bambino. Giovanni Pisano nel realizzare quest'opera scelse eccezionalmente l'avorio un materiale poco usato nella scultura ed oreficeria pisane del tempo, inoltre è inconsueta l'altezza della statua rispetto alle opere contemporanee in avorio con il medesimo soggetto generalemente più piccole. La Madonna con Bambino di Giovanni mostra il momento di maggior vicinanza dell'artista alla scultura gotica francese, in quest'opera l'artista ha sfruttato la curvatura della zanna di elefante dalla quale è ricavata la statua per esprimere lo sforzo della Madre nel sostenere e mostrare trionfalmente il Figlio. La base-reliquiario su cui è stata collocata la Madonna eburnea di Giovanni Pisano riporta lo stemma dell'Operaio del Duomo di Pisa, Ceuli Curzio, attivo in qualità di operaio dal 1617 al 1635
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769117
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769117
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • ISCRIZIONI base, dentro la teca, sul cartiglio - Ex Subucula B(eata).M(aria).V(ergine).Im(macolata) - A GRAFFITO - latino
  • STEMMI base, faccia laterale - familiare - Stemma - Ceuli Curzio - Fasciato di sei pezzi d'oro e d'azzurro, al capo secondo caricato di tre stelle a otto punte del primo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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