putti/ figure allegoriche femminili

cornice a impostazione architettonica di dipinto,

Cornice lignea raffigurante la Madonna, tra putti e angeli, con l'inserimento di decorazioni vegetali

  • OGGETTO cornice a impostazione architettonica di dipinto
  • ATTRIBUZIONI Maruscelli Giovanni Stefano (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'incorniciatura della tavola raffigurante "la Caduta della manna" è stata realizzata da Stefano Maruscelli nel XVII secolo, quindi dopo l'incendio del 1595 avvenuto all'interno del Duomo, durante il quale anche il dipinto del Semolei ebbe a soffrire gravi danni. Pertanto, dopo aver preso atto dei danni provocati dall'incendio, l'Opera del Duomo ritenne di poter utilizzare ancora la tavola di Battista Franco collocandola sulla porzione di parete che all'interno del Battistero sovrasta la porta principale. Poiché l'area da coprire era molto grande, la tavola fu quindi inserita nel completamento centinato eseguito da Giovanni Stefano Maruscelli e collocata nel battistero. Maruscelli, ovviamente, adeguò i valori cromatici della nuova "dipintura" a quelli della parte centrale, eseguita da Battista Franco, per dare ai colori dell'intera opera una certa omogeneità. "La caduta della manna" venne presa come modello per quasi un secolo, essendo esposta in Duomo, in una zona dove frequentemente si celebravano i sacri riti, ma per effetto delle candele e delle lampade ad olio la superficie pittorica era divenuta più scura. Pertanto, Stefano Maruscelli nell'eseguire l'incorniciatura d'ingradimento dell'opera si attenne ai toni scuri della tavola e così copiò la tavolazza cromatica dell'epoca senza pensare che potessero essere alterazioni o anzi per meglio dire annerimenti dovuti ai fumi. Tutto questo è emerso solo dopo il restauro risalente al 1986 eseguito dalla Soprintendenza di Pisa che ha ridonato la primitiva e sua brillantezza alla parte dipinta da Battista Franco, mettendo in luce le differenze cromatiche tra le due parti. Durante i restauri del terzo decennio dell'Ottocento fu rimosso dal Battistero e dimenticato nei matronei del Duomo. Tutt'oggi la parte centrale del dipinto si differenzia da quella sottostante e da quelle laterali soprattutto nei colori
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769105
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769105
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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