boccetta,
1650 - 1699
La boccetta, di forma ovale, ai lati si presenta lavorata in rilievo con ornati a fogliami che circondano un putto.Sulle facce, anteriore e posteriore, vi sono rappresentate due scene a incisione: da una parte si scorge un paesaggio con casa, mare e in lontananza una barca, dall'altra un trionfo di frutta. Il tappo è a vite
- OGGETTO boccetta
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MATERIA E TECNICA
ambra gialla/ intaglio
- AMBITO CULTURALE Manifattura Germania Nord-orientale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo degli Argenti
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.zza Pitti, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La boccetta compare nell'inventario della Galleria del 1753, assieme a quelle n. 55 e n. 56 dell'inventario del Bargello, nella prima stanza sul "corridore dalla parte di levante", dove erano probabilmente le proprietà dei Lorena (sono tra i rarissimi oggetti non facenti parte delle raccolte medicee). Tutte le immagini che decorano le tre bottigliette sono realizzate in incisione e hanno forti similitudini tra loro. Il modo calligrafico in cui sono realizzate ricorda molto da vicino i disegni delle porcellane cinesi bianche e blu. Il gusto per il paesaggio accennato, con segni fugaci, nei suoi principali elementi è di chiaro gusto orientale. Lo stesso gusto di decorare lo troviamo in due boccette, questa volta però di forma rettangolare, conservate una allo Schossmuseum di Berlino (Rohde, tav. 182), e l'altra al Kunstsammlungen im Schloss di Königsberg (Rohde, tav. 183), databili entrambe al 1680 circa. Nel centro delle loro facce troviamo realizzati paesaggi naturali, spesso con un albero a foglie aghiformi. Medesime rappresentazioni si potevano vedere oltre che sulle porcellane cinesi e orientali anche nelle lacche dove più si sviluppava il gusto per il paesaggio e per la piccola scena di vita (la barca che rientra al porto, l'uomo che attraversa il ponte, etc). L'inconsuetudine della forma quasi presagente l'asimmetria rocaille, ci porta a supporre che si tratti qui degli ultimi oggetti di uso comune (scatolette per tabacco, boccette, tazze etc) realizzati in ambra. Con l'inoltrarsi del XVIII secolo manufatti simili cominciano ad essere eseguiti in porcellana, un materiale fragile ed etereo, ma sorprendentemente compatto e durevole, decretando così il definitivo abbandono della barocca evanescenza dell'ambra
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900749915
- NUMERO D'INVENTARIO Bargello ambre 54
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0