studi di cornici e di una facciata/ studi di cornici

disegno, ca 1516 - 1516

Sul recto e sul verso sono presenti studi di cornici romane e di una facciata romana

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita rossa
  • ATTRIBUZIONI Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rapporto di Michelangelo con la tradizione architettonica può essere letto attraverso le sue copie da uno dei suoi migliori rappresentanti: il libro di disegni dall'antico conosciuto com Codice Corner, conservato al Sir John Soane's Museum di Londra. Probabilmente datati intorno al 1514, i disegni sono di Bernardo della Volpaia (secondo l'attribuzione convincente di Buddensieg), un architetto fiorentino attivo a Roma, legato alla cerchia dei Sangallo. Il libro comprende disegni accuratamente quotati, eseguiti a penna e riga, con tracciati preparatori a stilo. Essi ritraggono i monumenti dell'antica Roma, come pure architetture moderne e dettagliate di Bramante e di altri. Nel fare le sue copie dal libro, Michelangelo scelse la matita rossa , disegnando a mano libera e tralasciando le misure. Tali variazioni, apparentemente lievi, trasformano completamente l'originale, tanto che i suoi disegni non rappresentano misure, proporzioni e dettagli, ma piuttosto profili, contorni e forme astratte. Sul lato destro del foglio, Michelangelo ha disegnato la cornice della Basilica Aemilia, un monumento che aveva suscitato grande interesse tra gli architetti del XV e del XVI secolo, a dispetto delle sue modeste dimensioni. Il verso contiene una delle rare rappresentazioni di un alzato tra le copie di Michelangelo, per la maggior parte dedicate ai dettagli. L'alzato rappresenta solo un frammento dell'edificio, che appariva frammentario anche nella sua raffigurazione del Codice Coner. Il verso de foglio è tipico del modo in cui Michelangelo spesso cambiasse l'orientamento del foglio mentre vi stava lavorando. Se questo potrebbe essere interpretato, come accade con i suoi disegni in genere, come una sua tecnica avara di trovare nuovo spazio sulla pagina, ciò che risulta interessante è il modo in cui, anche nel contesto della copia da disegni, il foglio sembra riflettere l'andamento irregolare dei suoi pensieri. In altre parole, le copie dimostrano come Michelangelo, parallelamente a quanto faceva nei suoi disegni di figura, usava la pagina non per presentare idee in modo sistematico, ma per saltare da un'idea all'altra, a scale differenti, e con diversi orientamenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747259
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 2 A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI in alto a destra - 2 - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1516 - 1516

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'