barba di cuffia - manifattura di Malines (secondo quarto sec. XVIII)
Barba di cuffia in filo di lino lavorato a fuselli a filo continuo con rete a maglie esagonali create da due fili intrecciati in quattro lati e quattro in due lati, motivi a punto tela, mezzo punto, intrecci a ragni, fond de neige. La barba ha forma lunga e stretta e assume nella parte finale una forma rotondeggiante. Il decoro, fortemente staccato dalla rete di fondo è costituito da un bouquet di una rosa e una peonia, una rivolta da destra verso sinistra, l'altra in opposta direzione ripetuto in verticale. Il bouquet successivo disposto in posizione opposta presenta rose, melograne e margherite. I tralci fioriti sono intercalati da cornici variamente traforate, da cui nascono altri rami ondulati arricchiti da vari fiori. Le cornici assumono forme ondulate irregolari. I bordi esterni sono fortemente sagomati dal disegno stesso
- OGGETTO barba di cuffia
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MISURE
Lunghezza: 71 cm
Larghezza: 9.5 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Malines
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
- INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il merletto di Malines nel XVIII secolo si distinse per la grande qualità e per le molteplici soluzioni tecniche: la rete di Malines qui presente era eseguita con maglie esagonali più corte e di aspetto solido, dal perfezionamento delle quali sarebbe nato, nell'ultimo quarto del XVIII secolo il famoso drochel, realizzato con un filato più leggero per le Application di Bruxelles (Levey, Lace. A History Leeds, 1983, p.47), sul quale in modo netto stacca il motivo decorativo. Questo, usato anche a Bruxelles, era uno dei tanti e complessi fondi (fond de neige, fond de glace,oil de pedrix, armure, point de Paris), che nel II e III quarto del XVIII secolo, alternati in molteplici abbinamenti tra i quali si inseriva il disegno, avevano decretato il successo della manifattura. Su questa rete a maglie la parte solida del merletto veniva eseguita a punto tela con un grande numero di fuselli e dunque con una lavorazione tanto compatta da far assomigliare i motivi ornamentali ad una tela di cambrì. Il tradizionale filo di traccia che profila il disegno, dando al merletto il carattere di ricamo [ il merletto di Malines era talvolta chiamato Broderie de Malines per il leggero effetto di rilievo] è un altro aspetto caratteristico della manifattura qui ben visibile Il decoro è collocabile tra il 1740-1750 quando il naturalismo dello stile Luigi XV si organizza in modo da lasciare spazio alla rete di fondo e i motivi floreali subiscono un lieve ridimensionamento. La barba, in questo caso singola, faceva parte, insieme ad un'altra di disegno identico e speculare, di un'acconciatura assai di moda nel XVIII secolo, composta da un fondo rotondeggiante che stava sul retro della testa ed era completato da un volant da arricciare sul davanti, da cui pendevano le due barbe che venivano spiegate a piacere sul davanti o sul retro. Esemplari simili sono conservati al Victoria and Albert Museum di Londra (S. Levey, 1983, tav. 304-305-308-312) e Al Museo Poldi Pezzoli di Milano (A. Mottola Molfino, Pizzi in Museo Poldi Pezzoli Arazzi, tappeti, tessuti copti, pizzi ricami e ventagli, Milano, 1984, pp.157-160)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747165
- NUMERO D'INVENTARIO Stoffe 11916
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0