vaso - bottega veneziana, bottega fiorentina (seconda metà, seconda metà sec. XV, sec. XIV)

vaso, ca 1350 - ca 1399

Il corpo del vaso a due anse, eseguito in un unico blocco di diaspro rosso con macchie grigie, poggia su una base circolare con orlo modanato e breve gradino traforato a piccoli segmenti verticali. La sezione superiore del piede presenta grosse baccellature contrapposte e inserti di smalto traslucido con motivi vegetali e floreali. Il coperchio, ricavato da un diverso blocco di diaspro, è dotato lungo l'orlo di una montatura in lamina d'argento sbalzata, dorata a fuoco e abbellita da lastrine in cui elementi floreali in oro campiscono contro un fondo di smalto traslucido. Il puntale, che fuoriesce da una coroncina con fastigio a gigliucci, è costituito da cono in argento sul quale è incisa l'impresa medicea dell'anello a punta di diamante e le tre piume, un tempo smaltate di bianco, rosso e verde, congiunta a un cartiglio recante il motto "SEMPER". Tale elemento sostiene un globo mobile ornato da palle in smalto rosso, come nella più antica forma dello stemma Medici, ed è racchiuso entro una struttura che ripropone l'impresa dell'anello con diamante

  • OGGETTO vaso
  • MATERIA E TECNICA argento/ fusione/ cesellatura/ doratura a fuoco
    diaspro rosso/ molatura/ incisione
  • MISURE Altezza: 40.2 cm
    Peso: 1670 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Veneziana Bottega Fiorentina
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo degli Argenti
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vaso è ascrivibile a manifattura francese e veneziana del XIV secolo. Il materiale usato, piuttosto raro, è simile a quello della croce monolitica del Museo dell'Opera del Duomo di Siena e di una croce del Victoria and Albert Museum (Inv. n.559/1884) probabilmente francese. Il motivo dei tre piccoli astragali trasversali sui manici rimanda direttamente al manico di un vaso in onice del tesoro di San Marco a Venezia (in "Tesoro di San Marco", p. 6 e sgg., n. 6). La montatura è attribuita a Giusto da Firenze (Middeldorf) per il confronto con il reliquario Vagnucci del Museo Diocesano di Cortona (1457). Il finale è aggiunto precedente il 1464, anno in cui lo stemma della famiglia Medici si arricchì della palla blu caricata di tre fiordalisi d'oro concessa da Luigi XI di Francia. In possesso di Piero e di Lorenzo de' Medici, il vaso fu donato da Clemente VII alla Basilica di San Lorenzo nel 1532; conteneva reliquie dei Santi Stefano e Lorenzo. Fino al 1785 fu nella Tribuna delle Reliquie poi al Gabinetto delle Gemme. Dopo il 1861 fu esposto nella Sala della Niobe e dal 1921 si trova nel Museo degli Argenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900746117
  • NUMERO D'INVENTARIO Gemme 772
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • ISCRIZIONI sul corpo del vaso - LAV.R.MED - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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