resurrezione e discesa agli inferi/ episodi del Nuovo Testamento
icona,
post 1650 - ante 1699
Tavola intera con due listelli trasversali a incastro. Doppio incavo profondo, sguscio a spigolo morbido, non si rileva presenza di tela preparatoria
- OGGETTO icona
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MISURE
Altezza: 31 cm
Larghezza: 27 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Russo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Icone Russe
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO Piazza de' Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pannello centrale dell'icona raffigura la Resurrezione e discesa agli inferi, e soggetti complementari tratti dagli apocrifi. L'icona è corredata lungo la cornice da 16 scene evangeliche. Al centro è rappresentato Cristo glorioso, ritto sulle porte divelte dell'inferno mentre trae dagli abissi infernali Adamo, Eva e gli altri giusti dell'Antico Testamento; gli angeli che avanzano verso le porte serrate dell'inferno; gli angeli che incatenano Satana; il paradiso con la raffigurazione del buon ladrone con la croce presso le porte dell'Eden. A sinistra, una sotto l'altra, sono raffigurate la Crocifissione, il Compianto di Cristo morto e la Resurrezione, a destra l'Ascensione, l'Incredulità di Tommaso e l'Apparizione dell'angelo alle Mirofore. In alto, al centro appare la raffigurazione della Trinità con Dio Padre nei sembianti di un vegliardo, Cristo assiso alla destra del Padre in vesti regali e lo Spirito Santo in forma di colomba in mezzo ad essi. Le scene lungo la cornice rappresentano: 1. Apparizione di Cristo ai discepoli in Galilea dopo la Resurrezione; 2. e 3. Apparizione dell'angelo alle Mirofore e l'Apparizione di Cristo a Maria Maddalena; 4. Pietro, Giovanni e Maria Maddalena al Sepolcro del Signore; 5. Apparizione di due angeli a Maria Maddalena; 6. Apparizione di Cristo agli apostoli dopo la Resurrezione; 7. Condivisione del pane con i discepoli; 8. Apparizione di Cristo agli apostoli dopo la Resurrezione; 9. Incredulità di Tommaso; 10., 11. e 12. Apparizione di Cristo agli apostoli sul lago di Tiberiade; 13. Proclamazione della missione di san Pietro; 14. Proclamazione della missione di san Pietro; 15. Ascensione del Signore; 16. Ritorno della Madre di Dio e degli apostoli dal Monte degli olivi; permanenza della Madre di Dio e degli apostoli a Gerusalemme. Le scene raffigurano gli avvenimenti collegati alla Resurrezione di Cristo e alle sue apparizioni agli apostoli. Tuttavia la scelta e la sequenza dei soggetti non si fondano sul racconto evangelico, ma sulle sue interpretazioni in vari testi liturgici e nell'Ordo. Fra questi sono in particolare evidenza il mattutino domenicale del Vangelo nel servizio del triduo pasquale e anche il ciclo di undici Vangeli mattutini domenicali e i corrispondenti esapostilarii (canti di chiesa che si cantano nel mattutino della domenica e di altri giorni di festa dopo il canone, al posto dei lucernarii in uso nei giorni normali), che si leggono dalla settimana di Tutti i Santi. Così la prima scena descrive la lettura del Vangelo nel mattutino durante la settimana di Tommaso (la seconda settimana dopo la Pasqua) e la prima degli undici brani del Vangelo mattutino delle domeniche del periodo pasquale, la seconda la lettura del Vangelo mattutino nella settimana delle Mirofore (terza settimana dopo la Pasqua), la terza, la lettura del Vangelo mattutino nella settimana del paralitico (la quarta domenica dopo la Pasqua). La quarta è la lettura del Vangelo mattutino nella settimana della Samaritana (la quinta domenica dopo Pasqua) e la quarta dei Vangeli mattutini, la quinta è la lettura del Vangelo mattutino nella settimana del cieco (la sesta settimana dopo Pasqua). La sesta e la settima scena corrispondono al sesto Vangelo mattutino domenicale e al sesto esapostilario. Il settimo e l'ottavo Vangelo mattutino domenicale non vengono qui illustrati, probabilmente perché i loro soggetti - l'Arrivo al sepolcro di Pietro e Giovanni (Giovanni 20: 1-10) e l'Apparizione di Cristo a Maria Maddalena (Giovanni 20: 11-18) - esistono già nella seconda, terza e quarta scena. L'ottava e la nona scena illustrano il Vangelo mattutino della nona domenica, mentre la decima, l'undicesima e la dodicesima scena - della decima. In fine la tredicesima e la quattordicesima scena corrispondono all'undicesimo esapostilario e all'undicesimo Vangelo domenicale. Gli ultimi due soggetti nel registro inferiore delle scene ci fanno tornare al ciclo liturgico del triduo pasquale. L'esempio più antico di questo programma iconografico insolito e complesso risale al XVII secolo ed è l'icona della Resurrezione e discesa agli inferi della scuola Stroganov nella raccolta della Galleria d'arte di Perm. La composizione e la sequenza dei soggetti in ambedue le icone sono praticamente identici, e questo permette di supporre che essi ripetano un modello comune che non è arrivato sino a noi. L'insieme delle tecniche pittoriche abbastanza semplificate e standardizzate era tipico della produzione di massa delle botteghe iconografiche russe nel XVII secolo. E' da notare che anche Marcucci nella sua pubblicazione ha datato l'icona al XVII secolo, ma non l'ha potuta attribuire ad alcuna scuola a causa della 'qualità molto bassa' della pittura
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900742635
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 9338
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
- ISCRIZIONI in alto, ai lati della Trinità - I GIUSTI ENTRATI IN PARADISO VI INCONTRANO IL LADRONE E VEDENDOLO DISSERO: CHI TI HA ORDINATO DI VENIRE QUI, SEI FORSE VENUTO QUI PER RUBARE O PER SPACCARE - caratteri cirillici - a pennello - russo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0