Madonna Immacolata con Gesù e angeli
dipinto murale staccato,
post 1750 - ante 1799
n.p
- OGGETTO dipinto murale staccato
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MISURE
Altezza: 295 cm
Larghezza: 237 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco era collocato su una parete del fabbricato che fino al 1869 divideva in due parti il primo chiostro; si trovava infatti sulla parete di ingresso dal chiostro al convento. Non viene citato nelle antiche fonti né pare sia stato studiato dalla critica moderna. Collocarlo dal punto di vista attribuzionistico non risulta dunque agevole, anche se la spazialità svuotata, le figure giustapposte senza la ricerca di scorci arditi e il vuoto dietro ai protagonisti allontanano l'affresco dal periodo barocco per avvicinarlo ad un momento storico di recupero di ordine ed equilibrio, forse un Settecento tardo. La mano esecutrice non sembra essere forse propriamente fiorentina ma di un artista che ha subito influenze del centro Italia. Più interessante risulta l'analisi del soggetto qui rappresentato, una Madonna Immacolata accompagnata, diversamente dalla più tipica iconografia ma come talvolta ricorre in ambito francescano, da Gesù, qui effigiato come un giovinetto che sostiene la croce. Questa specifica immagine mariana - alludente alla descrizione della Vergine presente nel capitolo XII dell'Apocalisse di Giovanni dove essa viene descritta come " la donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle" che sconfigge il drago - ha avuto una lunga genesi iconografica, specie nel periodo controriformistico ma ancora nel Seicento e Settecento, parallela peraltro a quella della sua definizione teologica (il dogma dell'Immacolata Concezione sarà approvato definitivamente solo nel 1854 da Pio IX). Ricorrono qui gli attributi che specificano il tema dell'Immacolata, il globo terrestre su cui siede la Vergine e le nuvole dietro di lei, simboli della doppia natura umana e divina; la corona di stelle, dodici come gli Apostoli; il drago-serpente metafora del male che viene schiacciato; la mezzaluna alludente alla natura umana soggetta al peccato ma illuminata dal luce divina (così come il sole riflette la sua luce sulla luna). Interessa qui notare come proprio i francescani fin dal medioevo siano stati gli strenui sostenitori della sua affermazione e come dunque la presenza di questo affresco appaia significativa e perfettamente consona all'ambiente di una delle maggiori chiese dell'Ordine, quale era Santa Croce
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900742441
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Villa Corsini a Castello
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0