Fiore nell'ombra. giovane donna
dipinto,
1951 - 1951
Stultus Dyalma (1901/ 1977)
1901/ 1977
n.p
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
compensato/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Stultus Dyalma (1901/ 1977)
- LOCALIZZAZIONE Cerreto Guidi (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto si inscrive pienamente in quella serie di ritratti femminili ta nto cara a Stultus, nei quali molto spesso l'artista ama ritrarre le donne di famiglia (cioè la moglie e le proprie figlie). Nascono, così, opere co me questa in cui il titolo non indica il nome della protagonista ma, piutt osto, uno stato d'animo o un sentimento, volti (nel caso specifico), ad in dagare con sensibilità i turbamenti adolescenziali. Al contempo la saldezz a dell'impianto monumentale della figura (strumentale anch'essa alla rappr esentazione dell'interiorità del personaggio) rivela, in anni oramai piena mente votati a nuove sperimentazioni pittoriche astratte e non solo, la fe deltà di Stultus ad un novecentismo plastico che si alimenta dell'influenz a esercitata su di lui da Felice Carena, in ambito fiorentino; da Piero Ma russig, in ambito triestino; da Ubaldo Oppi in ambito veneto; oppure da pe rsonalità diverse come Antonio Donghi. E questo ad indicare come per la de finizione dello stile personale di Stultus siano stati fondamentali l'incr ociarsi di esperienze compiute fra l'ambiente triestino-veneziano e quello toscano. Per quanto riguarda la sua biografia artistica e non, Stultus na sce il 31 ottobre 1901 a Trieste e a diciotto anni si iscrive all'Accademi a di Belle Arti di Venezia, dove, nel 1921 (sotto la guida di Ettore Tito e di Arturo Sézanne), si diploma "in ornato e decorazione". Nel 1922 organ izza la sua prima personale a Cà Pesaro e nel 1923 torna a Trieste ed espo ne in dicembre, alla Bottega del Libro, un gruppo di tele di impronta tard o impressionista e secessionista ("Lavandaie", "L'ospizio delle vecchie", "Macchia di sole", "Vallone di Zaulé"). Nel contempo, in linea con le prim e avvisaglie di ritorno all'ordine, guarda continuamente ai maestri del Ri nascimento fiorentino e della Scuola veneta del Quattrocento e del Cinque cento. Nella primavera del 1927-28 è a Firenze con il dichiarato intento d i visitare musei e gallerie e di "respirare sotto un cielo diverso". Poi è a Roma, quindi, nel 1932, debutta a Milano alla Galleria Milano. sono le stagioni delle mostre di "Novecento". Pur non aderendo ufficialmente al mo vimento, Stultus non resta indifferente alle sollecitazioni di quel clima particolere grazie all'incontro folgorante più o meno diretto o indiretto con Achille Funi, Carlo Carrà, Felice Casorati, Pietro Marussig. Negli ann i 1930, 1932, 1934, 1936 presenzia alla Biennale di Venezia e nel 1941 è s tabilmente a Firenze, dove si ritrova con Felice Carena, Giovanni Colacicc hi, Gianni Vagnetti, Alberto Caligiani, Baccio Maria Bacci, Franco Dani, E nnio Pozzi e Primo Conti, anch'essi reduci dall'avventura del primo e del secondo "Novecento". Ben presto decide, comunque, di lavorare appartato e questo lo si capisce osservando la sua produzione degli anni '50 e '60. ol tre alle opere conservate in raccolte e collezioni pubbliche (Trieste, Ci vico Museo Revoltella; Roma Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contempora nea; Udine, Civico Museo di arte moderna; Latina, Pinacoteca della Bibliot eca "Manunzio"; Gorizia, Musei Provinciali; Firenze, Azienda di Promozione Turistica; Lanciano "Raccolta d'arte della Casa di Conversazione") e priv ate, suoi dipinti affreschi e mosaici di soggetto religioso si trovano a C olleferro (Cappella Segni), a Marino (Chiesa di Santa Maria delle Grazie), a Gorizia (Chiesa di san Michele di Salcano), ad Aurisina (Chiesa del San atorio), a Pineta del Carso a Trieste (Opera Pia Educandato Giovanni Batti sta). A Firenze è docente presso l'Accademia di Belle Arti dal 1942 al 194 3 e presso il Liceo artistico dal 1971 al 1974; a Marino insegna presso l' Istituto Statale d'arte Paolo Merari dal 1956 al 1967; mentre a Siena svol ge le sue lezioni dal 1967 al 1971 presso l'Istituto Statale d'arte Duccio di Buoninsegna. Muore a Darfo di Brescia il 24 Settembre 1977
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900692686
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
- ISCRIZIONI a tergo su cartellino incollato - 1° mostra nazionale d'arte di Trieste/ Trieste 1952/ 619 - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0