Cave di pietra. paesaggio

stampa, 1959 - 1959

Paesaggi

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte/ zincografia
  • ATTRIBUZIONI Alessandrini Renato (1919/ 1991): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Villa Pacchiani
  • LOCALIZZAZIONE Villa Pacchiani
  • INDIRIZZO Via Provinciale Francesca Sud, Santa Croce sull'Arno (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Forse per capire al meglio il lavoro grafico di Renato Alessandrini,bisogna ricordare ciò che egli scrisse a proposito dello stupore che egliseguitava a provare, dopo tanti anni, davanti ad una acquaforte "quandoalzo il foglio di una prima prova, sto con il fiato sospeso". Alla basedi questo suo stato di innamoramento ritroviamo anche altri fattori: inprimo luogo la frequentazione con amici e maestri artisti (Parigi,Faraoni...) e anche le prime ricerche pittoriche e grafiche sollecitateda premi e concorsi. Ogni impegno voleva dire studio e riflessione. Neldopoguerra, un motivo stimolante alla disciplina formale, furappresentato dall'inizio dell'insegnamento scolastico e dalla continuitàdi un lavoro metodico da condursi "nello studio" personale. La cerchiadei critici e dei poeti che lo stimarono (Luzi, Parronchi, Bilenchi,Baldini, Federici ed altri) e delle gallerie che lo presentarono piùvolte in Italia e all'estero testimoniano il valore di un artista che perquarant'anni percorse uno dei sentieri più nobili e raffinati dell'arteitaliana di questo secolo. Ebbe maestri che gli consentirono di formarsie mantenere, umanamente e artisticamente una propria personalità (Parigi,Chiappelli). Alessandrini avvertì l'importanza del clima che locircondava (Bartolini, Morandi...), ma rivelò subito di possedere untalento personale, così vigoroso da potersi permettere qualunque ricercaautonoma. Le sue simpatie giovanili si diressero inizialmente allepoetiche dell'espressionismo e del cubismo, ma i primi ritratti eseguitirivelarono già una precisa attitudine alla rappresentazione figurale,misurata e precisa. Se è vero che un segno è sempre e comunquesignificante anche quando ci sfugge il suo significato, per Alessandriniil segno non potè mai entrare in una poetica dell'astrazione: operazioneche egli tentò solo come gioco. Gli oggetti ritratti acquistano maggiorfascino e anche minor solitudine, nelle lastre si rispecchiano lesperanze e le delusioni di ogni attimo vissuto. Egli ne sapeva coglierel'intimità segreta. Vi era nel suo lavoro una tensione felice e continua:certamente cercava sempre di realizzare quel sogno di cui parlava"imprigionare su una lastra il tempo"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900668798
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Comune S. Croce sull'Arno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI parte anteriore e posteriore - parte anteriore: "p. di st.", titolo, data, "Tav. 16", "87 bis". Parteposteriore: "Renato Alessandrini incise, 1959", "Maria [non sono sicuradel nome] Alessandrini autentica" - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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