lampadario, 1584/ 1587

Il lampadario è costituito da due cerchi a baccellature traforate, uniti fra loro da quattro putti. Concludono la struttura quattro volute in alto, unite da un ulteriore cerchio più piccolo decorato da mascheroni, e coronato da un pomo baccellato, e altre quattro volute in basso. Dai tre cerchi si sviluppano delle piccole volute che sorreggono per mezzo di catenelle dei bicchierini conici

  • OGGETTO lampadario
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • ATTRIBUZIONI Possanti Vincenzo (notizie 1572-1587)
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera venne ordinata nel 1584 al "lampanaio" pisano e fonditore Vincenzo Possanti, come risulta anche nella scritta apposta "Opus Vincentii Possanti" ["Opera di Vincenzo Possanti"], lo stesso che venne impegnato anche nel lavoro di fusione dell'"Angelo" ceroforo di Stoldo Lorenzi. Battista Lorenzi, che in passato veniva ricordato quale autore dell'opera, ebbe solo il compito di far venire da Firenze trentasei lampade di cristallo e quattro di vetro da appendere ai due cerchi. È tradizione che il lampadario sia stato utilizzato da Galilei per studiare l'isocronismo del pendolo; ma la legge che ne dedusse è anteriore al 1587, ragione per cui non fu questo il lampadario in questione, bensì con più certezza quello in ottone conservato nella Cappella Aulla del Camposanto Monumentale. L'impianto d'insieme ricorda quello che Aurelio Lombardo eseguì intorno alla metà del XVI secolo per la basilica di Loreto; motivi prossimi al Tribolo sono stati individuati nelle figure dei putti (TOMASI TONGIORGI 1987, pp. 273, 275)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665650
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Opera Primaziale Pisana
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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