anta di armadio, serie - bottega fiorentina (sec. XVI)
anta di armadio,
1580/ 1581
L'anta è decorata con una specchiatura a losanga, profilata con una cornice applicata. Una cornice dello stesso spessore, ugualmente applicata e dello stesso spessore, profila il perimetro dell'anta. Al centro della losanga un pomello circolare piatto incorniciato da una modanatura a rilievo a più gole. Nel verso sono visibili le traverse di sostegno disposte parallelamente al lato breve
- OGGETTO anta di armadio
- AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato fa parte della sistemazione tardo cinquecentesca della chiesa, che incluse appunto anche il rinnovamento della cappella maggiore patrocinato dalla famiglia Strozzi. Dalla documentazione esistente, sulle varie fasi dei lavori e sulle varie committenze e finanziamenti delle opere di ristrutturazione della chiesa, si apprende che nel 1485 la famiglia Capponi finanziò il nuovo 'archo' che 'si fece in chiesa'. Bisogna quindi dedurre che furono i Capponi a promuovere in quell'anno l'ultimazione (o forse la ristrutturazione radicale) della zona presbiteriale della chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto (Meloni-Trotta). A partire dall'ultimo decennio del Cinquecento la famiglia Strozzi -ab origine detentrice del patronato della cappella maggiore della chiesa- divenne la maggiore protettrice e finanziatrice dei lavori nel complesso monastico e nella chiesa (1580-1604). Al 1580 precisamente risale la committenza per il nuovo altare maggiore e per il coro, terminati nel 1581. In quella stessa occasione furono approntati i lavori di ristrutturazione della cupola emisferica del presbiterio, al cui centro verrà apposta una pietra circolare con una decorazione a rilievo raffigurante l'arme degli Srozzi (tre mezze lune o 'strozze'), tuttora visibile (Meloni-Trotta). All'epoca di queste ristrutturazioni, al centro dell'arcone trionfale, fu posto anche il rilievo con l'arme gentilizia della famiglia Strozzi. Anche ai lati delle due porticine che immettono nel coro sono inserite due coppie di 'strozze' (su fondo oro e rosso), mentre alla base dei due pilastri laterali che sostengono la macchina d'altare sono inseriti due stemmi a rilievo con l'arme di famiglia. Le quattro ante chiudono i due armadi a muro incassati nella struttura della mostra architettonica d'altare, sul lato del coro. Si tratta ad ogni evidenza di elementi coevi alla struttura dell'altare. Benchè più semplici rispetto alle due porticine che immettono nel coro, presentano l'identico motivo a losanga, con al centro il pomello circolare profilato da una modanatura applicata. Il motivo decorativo a losanga, ricorrente nella tradizione rinascimentale fiorentina, è spesso riscontrabile nella mobilia dell'epoca, negli sportelli o nelle ante di mobili
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900655567
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0