iniziali figurate e istoriate

miniatura, ca 1450 - ca 1450

Le figure sono collocate nel fondo della lettera. I colori del fregio sono gli stessi utilizzati per il corpo delle lettere e per le decorazioni o figure del fondo, creando un effetto di unità cromatica e stilistica; le code sono decorate con bottoncini dorati e fregetti a penna; il corpo della lettera è ornato con sottili cirri bianchi. Queste iniziali segnano l'inizio delle festività più importanti riguardanti soprattutto episodi della vita di Cristo: A (c. 1r), P (c. 13r), R (c. 128r), V (c. 142r), S (c. 147v), B (c. 156r), P (c. 213r), P (c. 214r), D (c. 226v), I (c. 244r), G (c. 248r), G (c. 252v)

  • OGGETTO miniatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • ATTRIBUZIONI Strozzi Zanobi Di Benedetto (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di S. Marco
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Marco
  • INDIRIZZO P.zza S. Marco 3, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Da sempre studiato insieme alla coppia di Salteri 530 e 531, il Messale 533 si presenta assai più complesso dal punto di vista stilistico e l'identificazione del suo autore rimane ancora oggi discordante. Descritto per la prima volta dal Marchese (1869, pp. 00), che ne individuava l'intervento dell'Angelico soltanto nella carta iniziale e nella miniatura con la Discesa dello Spirito Santo a c. 147v, lasciando le altre pagine ai collaboratori, venne studiato dal Wingenroth (Beiträge zur Angelico-Forschung, in 'Repertorium für Kunstwissenschaft', 21, 5, 1898, pp. 343-345) insieme ai Salteri 530 e 531 e attribuito anch'esso alla mano del Maestro. Recentemente Boskovits (in Firenze e gli antichi Paesi Bassi 2008, pp. 109-110) è intervenuto sulla questione dell'attribuzione considerandone i caratteri stilistici del tutto omogenei a quelli dei due Salteri 530 e 531, già dallo studioso ricondotti alla tarda produzione dell'Angelico. Potrebbe essere particolarmente interessante, invece, il confronto della carta di apertura del Messale 533 con le lunette conservate al Museo di San Marco rappresentanti la Scuola del Beato Albero Magno e la Scuola di San Tommaso d'Aquino e attribuite a Zanobi Strozzi (Giacomelli, in Angelico pittore 2007, p. 149). Le figure dell'iniziale ricordano, stilisticamente, quelle dei Salteri 530 e 531 ma senza raggiungerne gli alti esiti: lo stile corsivo, le figure carenti nella volumetria, ma caratterizzate da una accentuata espressività, ricordano più le figure dei filosofi e degli allievi dipinti nelle due lunette di Zanobi. Nelle iniziali che seguono sembra intervenire un altro miniatore, sempre della cerchia angelichiana, che si distingue per una maggiore incertezza nella resa delle figure che, sebbene limitate dalle ridotte dimensioni delle iniziali, tendono a rimanere piuttosto rigide. Interessante è il confronto con un disegno conservato al Gabinetto di Disegni e Stampe degli Uffizi (Inv. 96E) rappresentante un Evangelista con il San Marco evangelista a c. 213r (Giacomelli, in Beato Angelico 2009, p. 268): questo legame tra la miniatura e le raccolte di modelli segna un ulteriore conferma della provenienza dalla cerchia angelichiana del Messale 533
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900646179-3
  • NUMERO D'INVENTARIO S. Marco e Cenacoli 533
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo di San Marco - Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2009
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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