ritratto di Leonor Alvarez de Toledo y Osorio; tavolo con pietre preziose

medaglia, 1785 - 1785

D. Ritratto di Leonor Alvarez de Toledo y Osorio, R. tavolo con pietre pre ziose

  • OGGETTO medaglia
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • ATTRIBUZIONI Weber Giovanni Zanobio (1737 Ca./ 1806 Ca)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Casa Martelli
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Martelli
  • INDIRIZZO Via Zannetti, 8, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa medaglia ritrae Leonor Alvarez de Toledo y Osorio (1522-1562), la f iglia del viceré di Napoli don Pedro Alvarez de Toledo e di sua moglie Mar ia Osorio Pimentel che sposò Cosimo I de' Medici nel 1539. L'unione fu fec onda: Leonor, nota a Firenze come Eleonora di Toledo, partorì undici figli in ventitre anni di matrimonio. Come mecenate la duchessa è ricordata per la cappella in Palazzo Vecchio affrescata da Agnolo Tori detto il Bronzin o e per l'acquisto della reggia di Palazzo Pitti nel 1549. Per sua interce ssione fu concessa alla comunità spagnola a Firenze il patronato di una ca ppella nella chiesa di Santa Maria Novella. Leonor protesse l'Accademia de gli Elevati, fondata nel 1547. Per volontà testamentaria della duchessa f u fondato il convento delle Cavalieresse di Santo Stefano, dedicato alla S antissima Concezione, che fu completato nel 1588. La medaglia porta la fir ma di Giovanni Zanobio Weber: fa infatti parte di una serie di ventun meda glie con ritratti di membri di Casa Medici eseguite da Weber nel 1785, dat a che compare sulla prima medaglia della serie raffigurante Chiarissimo de ' Medici (cfr. l'esemplare conservato nella raccolta di Casa Martelli, Inv . n. 326, scheda OA 0900645604). La serie ben rappresenta la produzione di medaglie di Weber, prolifica ma di livello qualitativo e stilistico disco ntinuo. Giovanni Zanobio Weber, nipote e allievo del celebre medaglista Lo renzo Maria, è ricordato nell'autobiografia dello zio, che fu stilata nel 1753. Grazie all'intercessione dello zio, Giovanni Zanobio fu nominato cap o incisore della Zecca fiorentina e egli mantenne la carica anche dopo il 1766, quando Luigi Siries subentrò a Lorenzo Maria come direttore della Ze cca. Alcuni talleri austriaci coniati tra il 1761 e 1765, che portano la s ua sigla I.Z.V., hanno indotto gli storiografi del passato ad ipotizzare u n soggiorno di Giovanni Zanobio presso la Zecca di Vienna, ma recenti stud i suggeriscono che essi siano stati battuti a Firenze, dietro permesso del granduca Pietro Leopoldo. Più plausibile pare l'ipotesi di una visita a P arma intorno al 1786, nel corso della quale Giovanni Zanobio eseguì alcune medaglie celebranti illustri personaggi della stessa città emiliana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645595
  • NUMERO D'INVENTARIO Martelli 317
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Casa Martelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI diritto - ELEONORA. TOLETANA. COSM. I . M. D. ETRV. VXOR - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Weber Giovanni Zanobio (1737 Ca./ 1806 Ca)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1785 - 1785

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'