capitello di pilastro,
post 1364 - ante 1378
Corpo quadrangolare, abaco. Decorazioni: astragalo, foglie di acanto, dentelli, modanature dell'abaco
- OGGETTO capitello di pilastro
- AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE E' noto che solo nella seconda metà del Trecento si cominciò ad innalzare i pilastri della chiesa e che il problema delle strutture di sostegno sarebbe sempre stato centrale nel corso della complessa vicenda della costruzione del corpo basilicale. Da C.Pietramellara (1984), sappiamo che fra i "menbri" (ovvero i semi-pilastri addossati ad un muro pieno) fondati tra il 17 novembre 1357 ed il 16 gennaio 1358, ci sono anche quelli della controfacciata, ai lati della porta centrale (dai recenti scavi sotto il pavimento, d'altronde, si è scoperto che queste poggiano su un basamento autonomo, arnolfiano). Tutte le fondazioni - salvo quelle dei membri all'angolo fra controfacciata e pareti laterali, che sono le più piccole - sono di misura uguale fra di loro, anche se dal pavimento verso l'alto solo i due membri di facciata sono pari a metà dei pilastri della chiesa (quelli dei fianchi sono infatti assai più ridotti, nello spessore). La scelta della forma e quindi della dimensione precisa da dare a queste membrature avvenne, infatti, il 4 gennaio 1357, ovvero sei mesi dopo che si era tracciata la nuova chiesa (era il 19 giugno 1357) e fondate le prime due "colonne" ed i primi due semi-capitelli laterali. La forma e la dimensione delle "colonne" (così, nei documenti, venivano impropriamente chiamati i pilastri), erano state decise, invece, il 18 agosto 1357, anche in questo caso dopo le fondazioni delle stesse. A questa data, si commissionava a Benozzo di Niccolò il fusto della prima colonna, secondo il modello del Talenti, presentato ed approvato solo pochi giorni prima (la consegna era stabilita da lì a cinque mesi). A partire dall'estate 1357, dunque, erano iniziati i lavori per l'interno. Per primi, erano stati eretti i pilastri del primo valico, poi quelli del secondo (allogati a Giovanni di Lapo Ghini), ed infine i semi-pilastri addossati alle pareti. S'innalzavano, quindi, le arcate, e si chiudevano le prime volte laterali (ricorderemo, qui, che i capitelli sui semi-pilastri laterali della prima campata, adiacenti alle aperture, furono scalpellati per permettere a tutte e tre le vecchie finestre arnolfiane di restare ap rte, in modo da illuminare la parte sottostante di chiesa che allora veniva usata, mentre si costruivano la parte absidale e la cupola. Nell'agosto 1366 - si stava per completare anche la terza grande volta e s'impostavano le due laterali - venivano allogati fusti e capitelli di pilastro, e i "menbri" delle ultime due campate. Nel maggio 1367, si rinnovava la discussione sul progetto, sempre per problemi d'ordine statico e solo fra la metà di luglio e la fine di ottobre si arriverà al progetto definitivo: in quest'occasione, anzi, sembra precisato il disegno dei pilastri verso la cupola e proseguita la modifica delle dimensioni dei pilastri nella navata, che era stata iniziata l'anno prima (identiche variazioni si riscontrano anche nei semi-pilastri e nelle membra ure dei pilastri verso la cupola). Il 30 gennaio 1397, infine, troveremo un pagamento a Corso di Jacopo "lastraiolo", relativamente ai capitelli dei pilastri nelle sagrestie e nelle cappelle delle tribune, completate fra il 1407 ed il 1421. Quanto al secondo ordine di capitelli, sarà da aggiungere che già nel 1364 si sollevava esplicitamente la questione dell'altezza della nave centrale, talentiana, soprattutto (come si è detto poco sopra) per i problemi riguardanti la stabilità della struttura (già nel 1357 si era discusso se mantenere o no l'altimetria arnolfiana), e si sarebbe deciso, allora, di contenere il più possibile lo sviluppo verticale della chiesa, come avevano suggerito alcuni frati, per i quali si doveva far partire la volta tanto in basso, da collocare anche i secondi capitelli sotto l'andito beccatellato che corre appena sopra la ghiera ad arco acuto dei valichi laterali
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900625418
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0