addobbo di dipinto di Grazzini (bottega) - bottega italiana (?) (metà sec. XIX, sec. XX)

addobbo di dipinto 1911 - 1911
Grazzini (bottega)
notizie fine sec. XIX-primo quarto sec. XX

L'addobbo del dipinto è composto da una mezzaluna, un'aureola di dodici stelle e da una spilla, eseguite a rilievo in argento e strass. La mezzaluna è caratterizzata da strass di taglio circolare e di differenti dimensioni. Le stelle della corona sono formate da otto raggi appuntiti; un diamante rotondo segna il punto centrale. La spilla è formata da una placca centrale traforata e cesellata dalla quale ricadono tre pendenti in maglia metallica tubolare e di diversa lunghezza, conclusi da nappe. La circonferenza del medaglione centrale è profilata esternamente da una corolla di piccole foglie a forma ovata, mentre la zona interna è occupata da un grande fiorone a quattro petali smaltato al centro (colori blu e bianco)

  • OGGETTO addobbo di dipinto
  • MATERIA E TECNICA vetro strass
    argento/ sbalzo/ cesellatura
    SMALTO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • ATTRIBUZIONI Grazzini (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I documenti relativi alla cappella della SS. Concezione (cfr. Notizie della cappella..."), dove il dipinto con la Madonna Immacolata è conservata, ci informano che i gioielli attualmente visibili non sono quelli originari. Sappiamo, infatti, che nel 1906 una vecchia corona "di pochissimo pregio e valore" fu sostituita da un "diadema nuovo di diamanti, di dodici stelle montate in oro [...], formato di dodici stelle d'oro con in mezzo a ciascuna un bel diamante, e tutti i raggi di esse incrostati di piccoli diamanti"; i documenti specificano, inoltre, che "i diamanti sia grandi che piccoli sono per la più parte stati ricavati da due Buccole di diamanti donati dalla Sig.ra Enricheta ved. Morelli madre di questo Sig. Curto Raffaello, e in parte da Anelli delle Corone dorate della Cappella della Madonna, e in parte comprati". La nuova corona fu eseguita dalla bottega dell'argentiere fiorentino Luigi Grazzini. Tuttavia, soltanto pochi anni più tardi, nel 1911, il prezioso corredo dell'Immacolata fu oggetto di un furto, durante il quale furono sottratti la corona di stelle, la mezzaluna - anch'essa eseguita in brillanti - ed anche una collana di perle che era stata posta al collo della Vergine. Quest'ultima era stata donata nel 1904 dal sacerdote Giuseppe Santini - che aveva offerto "il vezzo di perle appartenuto a sua madre" - ed era stata posizionata sul dipinto da Luigi Grazzini; l'argentiere aveva, a tal scopo, realizzato nel 1906 anche due barrette di sostegno alla collana. Per riparare ai danni del furto, "nei giorni successivi è stata restaurata la venerata immagine dal professore in pittura Sig. Fabrizio Lucarini, ricompensato del suo lavoro con lire cinquanta, e adornata dall'argentiere Luigi Grazzini con nuovo Diadema in argento e pietre di stras, con un vezzo di perle buone a cinque Fila, donato da due signore, e colla mezzaluna sotto i piedi, pure di stras, saldato il detto lavoro dall'argentiere con lire dugento". Del resto, era frequente che i devoti donassero monili preziosi in onore dell'Immacolata; questi venivano talvolta appesi nella parte interna del tabernacolo, così come avvenne nel 1895 con un anello in oro e brillanti offerto dalla baronessa Elvira Mugnai (cfr. "Notizie della cappella..."). Da notare come nei documenti non compaiono menzioni specifiche relative alla spilla con lunghe ricadute che costituisce una sorta di cintola della veste della Vergine: evidentemente questo gioiello ha sostituito nel corso del XX secolo la collana di perle che, come è stato detto, impreziosiva in precedenza l'effigie mariana. Stilisticamente la spilla sembra trovare confronti tipologici con alcune realizzazioni della metà dell'Ottocento, come ad esempio una collana in oro e smalti con placca centrale ad ornati vegetali (cfr. "Ori e tesori"). A questo gioiello la legano, infatti, strette somiglianze soprattutto per la tipologia della catena e dei pendenti e per la decorazione del medaglione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900625060A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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