San Nicola da Tolentino
scultura
ca 1634 - ca 1730
Statua scolpita a tutto tondo
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
legno/ scultura/ pittura
- AMBITO CULTURALE Ambito Senese
- LOCALIZZAZIONE Pienza (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le statue di San Nicola da Tolentino e di Sant'Agostino, poste entro due nicchie ai lati dell'altare maggiore, sono documentate da Francesco Brogi (1863) come esistenti nella Chiesa di San Carlo Borromeo a Pienza e da lui riferite ad anonimo artista del secolo XVIII. Il cattivo stato di conservazione delle due statue, che probabilmente hanno subito ridipinture, non permette allo stato attuale di poter formulare un sicuro giudizio stilistico e cronologico. E' anche difficile stabilire se le due statue sono state realizzate in legno scolpito e dipinto, come afferma il Brogi, oppure sono in stucco. L'impossibilità pertanto di poter valutare in maniera scientifica le due statue, induce a collocarle in un arco temporale assai vasto, compreso tra il 1634 e il 1730. Le due statue infatti potrebbero essere state eseguite all'epoca della prima apertura della chiesa avvenuta nel 1634 oppure in occasione di una nuova consacrazione voluta dal vescovo di Pienza Settimio Cinughi nel 1732, come recita una lapide posta sulla parete destra della stessa chiesa (vedi scheda n. cat. gen. 00558107).Dalle notizie documentarie in nostro possesso (E. Repetti, "Dizionario geografico fisico storico della Toscana", vol. IV, pp. 195-196) sappiamo che il canonico Ottavio Preziani, decano della Metropolitana di Siena acquistò l'attuale fabbricato del Conservatorio di San Carlo Borromeo agli inizi del XVII secolo dalla Fraternita lì insediata fin dal XIV secolo e che funzionava come ospizio per i poveri malati e ricetto per i pellegrini. Al canonico Preziani spetta la riduzione del locale ad uso di monastero delle suore Agostiniane con chiesa annessa, aperto nel 1634 sotto l'invocazione di San Carlo Borromeo, come da Bolla del pontefice Urbano VIII data in Roma il 5 Gennaio del 1633. Quindi, a seguito delle leggi di Leopoldo I (Pietro Leopoldo di Asburgo Lorena) alle claustrali agostiniane successe lil Conservatorio di oblate nel 1787 e per volontà dei Sovrani Granducali venne ingrandito il fabbricato per renderlo più idoneo al convitto di fanciulle educande
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900558101
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
- ISCRIZIONI nel cartiglio sotto la nicchia - RELIGIONIS HONOR - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0