porta finestra,
1900 - ca 1924
porta a due battenti a forma di finestra bifora a croce guelfa e lunetta composta da due archetti a tutto sesto con semplice anello centrale. Intelaiatura in legno con pannelli quadrangolari nella parte inferiore e vetrate nella parte superiore e nelle lunette, lavorate in modo da formare un motivo decorativo ad anelli disposti su file orizzontali che si ripete in verticale a scacchiera. Vetro dipinto con l'arme civile del Comune di Pienza al centro dell'anello collocato sulla lunetta della porta destra
- OGGETTO porta finestra
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MATERIA E TECNICA
vetro/ soffiatura/ intaglio
LEGNO
- AMBITO CULTURALE Bottega Senese
- LOCALIZZAZIONE Pienza (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le due porte che si aprono sulle pareti laterali dell'anticamera di accesso alla sala da pranzo, facente parte degli ambienti un tempo riservati all' appartamento degli ospiti collocato sul lato nord-occidentale del Palazzo, riprendono in maniera evidente il disegno delle finestre bifore a croce guelfa con lunetta soprastante dei piani superiori del Palazzo Piccolomini e visibili sui tre lati esterni dello stesso. Una analoga porta si apre sulla parete destra del corridoio orientale (ambiente segnalato dal Pieper con la sigla I 9), accedendovi dalla sala delle Armi (vedi scheda n. cat. gen. 00557987). Quest'ultima risulta di lavorazione più raffinata rispetto alle due porte collocate nell'anticamera d'accesso alla sala da pranzo e dunque stilisticamente e cronologicamente riconducibili all'epoca dell'ingente operazione di restauro cui venne sottoposto il Palazzo Piccolomini nei primi anni del 1900, documentato dal canonico Giovan Battista Mannucci tra il 1905 e il 1918 e inteso a rimuovere tutte le installazioni conseguenti agli interventi sette-ottocenteschi. Infatti alla fine dell'Ottocento la struttura architettonica del Palazzo era stata rinnovata così radicalmente da poter difficilmente ricostruire l'aspetto originario di molti ambienti, secondo quanto viene documentato dallo studioso tedesco Jan Pieper. I lavori di restauro novecenteschi furono eseguiti dal pittore senese Pietro Loli Piccolomini (1865-1925) sotto la direzione dell'ingegnere Savino Cresti (1849-1936), che misero in atto un vero e proprio progetto imitativo, ripristinando e ricostruendo nei minimi particolari tutto ciò che era stato modificato nei restauri precedenti, in maniera tale che risulta oggi difficile stabilire quali siano gli elementi originali e quali non lo siano. Anche l'ambiente nel quale si aprono le due porte qui esaminate, secondo quanto viene riferito dal Pieper, è stato ricostruito; le aperture oblique oggi esistenti, praticate in questo ambiente non sono originali e così le due porte di accesso, per le quali si propone una datazione collocabile nei primi decenni del Novecento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900557978
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- STEMMI anello centrale della lunetta sulla porta della parete destra - civile - Stemma - Comune di Pienza - Scudo sagomato. Blasonatura: di rosso al leone d'argento tenente con due branche un ramoscello d'olivo verde accostato nel canton destro da un crescente montante d'oro
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0