mostra di porta,
1850 - ca 1899
mostra formata da cornici in travertino a superfice liscia e cilindrica al profilo. Architrave in forte aggetto rivestito di quattro fasce profilate. Al centro dell'architrave stemma Piccolomini a basso rilievo circondato da tralci vegetali terminanti a ricciolo con fiore
- OGGETTO mostra di porta
- AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
- LOCALIZZAZIONE Pienza (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Tutte le cornici di inquadramento delle porte del piano nobile del Palazzo Piccolomini sono dotate di un prospetto rappresentativo eseguito in travertino e di un lato eseguito in forme più semplici rivolto verso l'interno della stanza in direzione di apertura dei battenti. A seconda del trattamento decorativo più o meno ricco degli architravi, lo studioso tedesco Jan Pieper ha suddiviso le cornici delle porte in cinque tipi diversi: A, B, e C, rapprentando le forme più complesse con architrave in aggetto rivestito di quattro fasce profilate, D per le porte di servizio, prive del coronamento a fasce sopra l'architrave, E, utilizzato ad inquadramento delle porte dei pianerottoli delle scale e dei corridoi, con struttura semplicemente scandita da un arco a tutto sesto sul lato rappresentativo. Tutte queste cornici di inquadramento, fatta eccezione per il tipo E, presentano al centro dell'architrave lo stemma a bassorilievo della famiglia Piccolomini, circondato da diversi tralci, banderuole e palmette. Nella Sala delle armi, chiamata anche "Sala dalle sei porte" o "Sala di settantadue piedi" si aprono oggi sette porte, mentre in origine erano solo sei, stando alla descrizione dei "Commentarii" di Pio II: due del tipo E conducono alle gallerie, altre due completamente prive di ornamenti si aprono sulla loggia, una porta del tipo A sul lato orientale della sala immette nelle camere private del papa, altre due porte del tipo A disposte simmetricamente sul lato occidentale si aprono verso gli ambienti di stato sul lato sud-ovest e precisamente conducono nella stanza oggi conosciuta come il salotto del conte Silvio Piccolomini. Dall'indagine strutturale delle cornici delle porte della Sala delle armi, lo studioso tedesco Jan Pieper ha individuato in questa apertura, collocata verso sud, la porta non originaria. Essa dunque sarebbe stata aggiunta successivamente, in occasione della ristrutturazione del vano I 16 (salotto del conte Silvio Piccolomini), avvenuta alla fine dell'Ottocento all'epoca dell'ultimo intervento alla struttura architettonica del Palazzo, rinnovata in questa zona così radicalmente da poter difficilmente ricostruire l'aspetto originario degli ambienti. Infatti secondo il Pieper questa porta non presenta un arco ribassato sul lato della sala, ma come tutte le aperture praticate successivamente, un intradosso con la stessa strombatura su tutti i lati e conferma in tal modo la sua esecuzione non originale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900549971
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0