altare, elemento d'insieme - bottega senese (sec. XVI)

altare 1580 - 1580

altare a parete con mensa su basamento quadrangolare definito agli angolida volute e al centro da una specchiatura a finta marmorizzazione con croce raggiata dipinta. Due alte colonne lisce dal capitello corinzio, decorate alla sommità con motivo a nastri e rosette, sorreggono un timpano curvilineo spezzato decorato con fregi a ovoli e palmette. Al centro del timpano una cartella dalla forma ellittica accompagnata ai lati da volute, reca una iscrizione dedicata a Cristo Redentore. Dai lati del cornicione si sviluppano due ghirlande vegetali. La specchiatura centrale dell'altare ospita una nicchia centinata. Sulla mensa sono posti due gradini d'altare in stucco e un tabernacolo ligneo. Le colonne laterali poggiano su basi quadrangolari recanti iscrizioni

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo di Carrara/ incisione/ pittura
    stucco/ modellatura/ marmorizzazione/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Senese
  • LOCALIZZAZIONE MONTEPULCIANO (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare dedicato a Cristo Redentore è uno dei più antichi edificati nella chiesa di San Francesco insieme al primo e al secondo altare sulla parete sinistra della navata (vedi schede nn. cat. gen. 0900548826, 0900548780). Come ci indicano l'iscrizione incisa sulla base della colonna sinistra e lo stemma gentilizio posto al centro dell'arco d'ingresso alla cappella, essa fu arricchita con stucchi e dorature nel 1580 per volontà di Giulio Ricci, il quale provvide anche al suo mantenimento con l'offerta di danaro e terreni. Il patronato della famiglia Ricci su questo altare prevedeva altresì che il rettore della cappella celebrasse ogni giorno e in determinate ricorrenze la messa dei defunti, come si legge sulla lapide incisa sulla base destra della colonna. Giulio di Miniato di Pier Antonio Ricci e di Eleonora di Luigi Ruscellai fiorentina, viene ricordato nelle fonti poliziane della metà del XVII secolo e annoverato tra gli uomini graduati, insignito dal re di Spagna del titolo di Cavaliere di San Giacomo della Spada e per aver "...eretto con dote conveniente un altare in S. Francesco abbellito di stucchi, pitture, et oro, che dicesi la Cappella del Crocifisso di gran devozione in quella Chiesa." La cappella presenta infatti una ricca decorazione a stucchi che orna e delimita le scene sacre affrescate sulle pareti laterali e sul soffito a vela. Nella nicchia che si apre nella specchiatura centrale dell'altare si trovava ancora al tempo di Francesco Brogi (1863) un "Gesù in croce", statua scolpita in legno forse da identificare con il Crocifisso ligneo, presumibilmente quattrocentesco, conservato nell'attuale Oratorio della Misericordia, alla cui Pia Arciconfraternita venne affidata la chiesa nel 1914. Per le notizie relative alle vicende storiche e costruttive dell'intero complesso monastico di San Francesco consultare la scheda n. cat. gen. 0900548826
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900548805
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • ISCRIZIONI sulla cartella al centro del timpano - CHRISTO / REDE(M)PTOR - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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