capitello, serie - ambito lucchese (sec. X)

capitello,

Capitello composito. Sostegni non monolitici; struttura schiacciata e massiccia, ad angoli abbattuti, incisi da striature parallele, ad indicare simbolicamente delle foglie. Le soluzioni decorative sono molteplici: un primo gruppo rimanda direttamente ad un repertorio anticheggiante, comprendendo funi sul collarino, talvolta poste su più registri a spina di pesce, ovvero 'mattoncini' sovrapposti (evidentemente epigoni dei classici dentelli); altri, più semplici, prevedono striature parallele condotte su un tracciato ondulato, ovvero incisioni geometriche (disco stellato e raggiato, disco stellato con due appendici) e in un caso raffiguranti un essere umano disteso. Infine, un più folto gruppo di capitelli venne realizzato scavando profondamente nella parte centrale del blocco, secondo un modulo decorativo costante, quello dei rombi in tangenza, risolto con distinte varianti: tre elementi dai bordi morbidamente rilevati e disposti in catena, a costituire una maglia, o complicati da più elementi, di diverse

  • OGGETTO capitello
  • MATERIA E TECNICA pietra/ scultura/ incisione
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lucchese
  • LOCALIZZAZIONE Bagni di Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE l'antichissima pieve di S. Paolo a Vicopancellorum è edificio di schema basilicale per il quale è stata proposta una datazione molto precoce, al secolo X, in analogia (di pianta, di elementi strutturali e di decorazioni), con i prototipi di Arliano e di Coreglia; del resto la chiesa battesimale è già ricordata in strumenti della fine del secolo IX. Il gruppo di capitelli a catene di rombi scolpiti richiama gli schemi propri dell'oreficeria a alveoli di ambito longobardo, il cui referente prezioso è segnalato anche dalla presenza dei bottoncini e delle striature a spina di pesce. D'altro canto stringenti sono anche le affinità con un altro tipo, stavolta di origine "bizantino-esarcale", intuibile nella sovrapposizione del modulo romboidale in più registri, che indica il prototipo nel capitello "a canestro", frequente in ambito costantinopolitano e ravennate tra V e VI secolo. Nei capitelli di Vicopancellorum, dunque, convivono ispirazione bizantina e longobarda, in un esito originalissimo nel quadro del preromanico toscano e italiano. Che il motivo degli alveoli a losanga sopravviva in Toscana anche in fase più tarda è confermato dalla sua presenza negli scavi della S. Reparata fiorentina, e precisamente in una delle due rampe di scale (in laterizio) che dovevano collegare la navata al coro rialzato, per le quali la datazione oscilla tra la prima metà dell'XI secolo e la metà del successivo. Il tipo di Vicopancellorum "a mattoncini" è peraltro associabile ad elementi francesi che scelgono lo stesso repertorio, databili agli inizi dell'XI secolo, quali un capitello di Le Nizan, uno nella crociera del St.-Martin di Angers, un altro nel nartece di Romainmôtier
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525418
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE