MADONNA IN TRONO CON BAMBINO

statua,

Unico blocco di legno leggermente scavato sul retro da cui sono ricavati anche la base e il trono, mentre mani e avambraccio destro della Madonna e avambraccie mani del Bambino sono assemblati. Manto della Madonna decorato a doratura. Trono decorato con motivo a rosette in rilievo, originariamente policromato

  • OGGETTO statua
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lucchese
  • LOCALIZZAZIONE Vagli Sotto (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, che presenta notevoli affinità con la rovinatissima Madonna di Benabbio, attesta, nell'ambito delle Madonne ligee lucchesi, l'evoluzione del modello iconografico da forme ieraticamente impostate, risolte in composizioni rigidamente frontali, a soluzioni più realistiche e mosse, secondo le innovazioni proposte da Oltralpe. La maggiore vivacità naturalistica si traduce sia nella gestualità del Bambino, il cui canonico atto di benedizione della mano destra secondo l'iconografia del Redemptor Mundi è reinterpretato come slancio di affetto verso la madre alla quale sono protese entrambe le braccia, sia nel particolare trattamento del panneggio nella zona inferiore del manto della Vergine. Quest'ultimo infatti si anima dinamicamente in pieghe trasversali dal piede destro al ginocchio sinistro, secondo una sigla che ritroviamo analoga nelle Madonne francesizzanti di Gallicano (cfr. scheda 0900525456) e del tabernacolo in via dell'Anfiteatro a Lucca (cfr. scheda 0900526879). Il restauro ha riportato alla luce un brano del trono, testimonianza importante dal momento che tale elemento, tipico delle Madonne lucchesi, si è conservato raramente con la decorazione originale. In effetti anche in questo caso esso era stato trasformato, ma le aggiunte sono andate perdute in un incendio che nel 1930 ha coinvolto la scultura, allora collocata nello scomparto mediano di un trittico dietro l'altar maggiore
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900509145
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2000
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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