lampadario a bracci,

L'oggetto è citato in un inventario della contrada della Chiocciola, del 1925, dove è testimoniata la donazione da parte del Cavalier Luciano Zalaffi. Essendo lo Zalaffi conosciuto come artigiano del ferro battuto, è probabile che sia anche l'autore dell'oggetto.L'officina Zalaffi fu fondata da Benedetto Zalaffi nel 1845.La produzione dei ferri battuti era eseguita totalmente a mano, secondo una tradizione secolare, ed ottenne numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all'estero. Benedetto ebbe tre figli: Salvatore, Luciano e Ezio; il primo rimase a lavorare nell'officina paterna e gli successe poi nella conduzione della ditta, il secondo per dissensi familiari ne creò una propria e l'ultimo si trasferì a Firenze.Luciano Zalaffi

  • OGGETTO lampadario a bracci
  • ATTRIBUZIONI Zalaffi Luciano (notizie 1881-1931)
  • LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto è citato in un inventario della contrada della Chiocciola, del 1925, dove è testimoniata la donazione da parte del Cavalier Luciano Zalaffi. Essendo lo Zalaffi conosciuto come artigiano del ferro battuto, è probabile che sia anche l'autore dell'oggetto.L'officina Zalaffi fu fondata da Benedetto Zalaffi nel 1845.La produzione dei ferri battuti era eseguita totalmente a mano, secondo una tradizione secolare, ed ottenne numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all'estero. Benedetto ebbe tre figli: Salvatore, Luciano e Ezio; il primo rimase a lavorare nell'officina paterna e gli successe poi nella conduzione della ditta, il secondo per dissensi familiari ne creò una propria e l'ultimo si trasferì a Firenze.Luciano Zalaffi
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900471098
  • ENTE SCHEDATORE CC18
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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