codice liturgico - ambito fiorentino-aretino (sec. XIII)

codice liturgico, 1263 - 1277

Codice membranaceo di 267 carte. Specchio di scrittura, mm. 380x267, costituito da 6 righe di tetragramma e da 6 di scrittura. Il tertragramma è in inchiostro rosso, la scrittura e la notazione musicale quadrata è in inchiostro bruno. Carattere di scrittura: 'littera rotunda'; rubriche in inchiostro rosso con segni rubricali in azzurro. Numerazione antica: in numeri romani in rosso sul margine sinistro del verso; moderna: in numeri arabi a penna sul margine destro del recto, in basso, a partire da c. 5. La numerazione antica ha un salto da c. XCVI a c. XCVIII, mentre quella a penna moderna ripete due volte il numero 95. A c. 240 la numerazione in rosso passasul margine destro del recto della carta. Fascicolazione: 28 fascicoli: 1° duerno, dal 2° al 23° quinterni, il 24° quaterno, dal 25° al 27° quinterni, il 28° è l'insieme di 3 cc. sciolte + 1 foglio. I fascicoli sono numerati nella prima carta in alto a destra con numeri romani a penna in inchiostro bruno. Richiami a fine fascicolo entro pesce o testina umana disegnata a penna. Contenuto: il codice contiene il graduale del Tempo dalla prima Domenica di Avvento alSabato Santo. All'inizio del codice, per 4 carte si trova il 'Gloria Patri' negli otto toni musicali, segue il graduale, il 'Comune dei Santi' , l'Ordinario della Messa, infine le 'Sequenze' proprie di questo tempo dell'anno. Incipit a c. 1 (Rubr.: Ad introitus de I tono) "Gloria Patri et Filio...", Incipit a c. 4 (Rubr.: Dominica Prima in Adventu Domini offitium) "Ad te levavi", Explicit a c. 267 "Loquente magnalia dei". Decorazione: 622lettere filigranate in inchiostro rosso e azzurro, 61 lettere decorate "fogliate". I colori usati nei minî sono: azzurro, rosso, giallo, ocra, viola, porpora, rosa, arancio, oro, bianco

  • OGGETTO codice liturgico
  • MISURE Profondità: 13 cm
    Altezza: 60 cm
    Larghezza: 40.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino-aretino
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I Graduali antichi conservati nell'archivio del convento di Santa Maria Novella sono quattro, segnati rispettivamente I, K, L, ed M. Questi quattrolibri del canto liturgico eseguito durante la celebrazione della Messa sono riferibili, nella loro parte originale, allo stesso periodo di produzione ed anche allo stesso ambito. Gli accurati studi di padre Stefano Orlandihanno portato alla loro datazione, circoscritta fra il 1263 ed il 1277, in base a considerazioni di ordine liturgico, cioè osservando la presenza o la mancanza di determinate celebrazioni in onore di santi che vennero inseriti nel calendario delle messe prima o dopo tali date. Maria Grazia Ciardi Duprè, d'accordo con la datazione proposta da padre Orlandi che non sibasa, come si è detto, su osservazioni di carattere stilistico né da confronti storici artistici, ha avvicinato i quattro codici del convento domenicano ai libri liturgici provenienti dalla pieve di Santa Maria di Arezzo. La studiosa infatti trova nei moduli decorativi e nell'impiego del colore usati nei graduali fiorentini affinità con l'opera di un maestro, dettodell'Avvento di Cristo, attivo nell'antifonario 'A' della Pieve, suppostocapo di un importante atelier di un certo livello. I graduali fiorentini non sono integri ed abbondano in aggiunte posteriori, in palinsesti e in tagli. Il codice 'I' è il primo dei due che contengono i canti del 'proprio'del Tempo, iniziando con la prima domenica d'Avvento e terminando con ilSabato Santo. Il testo procede poi con la Messa 'in consecrationis ecclesiae', con l'Ordinario delle Messe e con il Kyriale, seguito dalle Sequenzedi questo periodo liturgico. La parte decorativa presenta interventi diversi sia per il ruolo di miniatore di penna che per quello di miniatore di pennello; le maiuscole miniate sono tutte del tipo 'fogliato', ma si possono distinguere due tipologie: una che sviluppa la decorazione con elementivegetali fogliacei, racemi e volute, l'altra che all'interno di questi inserisce teste animali. La gamma cromatica usata è la più varia: colori puri, tenui, sfumati o lumeggiati. Ampia la decorazione di penna che si sviluppa in numerose lettere filigranate di grande eleganza. Le considerazioni che abbiamo riportato sull'intero gruppo dei graduali riferisce l'esecuzione anche di questo codice a quella fase di grande lavoro di ordinamento dell'intero complesso domenicano fiorentino che vede il momento iniziale nella costruzione della nuova chiesa gotica; infatti per l'ambito di produzione l'Orlandi proponeva di riferirli allo scriptorium interno al convento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900448265-0
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. S.M.N., n. 1358
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2024
  • ISCRIZIONI sulla controcoperta - S(ANTA) M(ARIA) N(OVELLA) 1358 - lettere capitali/ numeri arabi - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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