L'ostensoruio ha un piede circolare con l'orlo decorato da una cornice di foglie di acanto includenti ovuli e base bombata impostata su un gradino modanato; tre teste di cherubino aggettanti si alternano al raffinato intreccio vegetale sul corpo, ed il nodo piriforme, delimitato da una forte strozzatura liscia, ripropone la stessa partizione con protomi di angioletti a rilievo, le cui ali si confondono con un'ampia corolla fogliacea. La parte superiore del fusto presenta un balaustro cinto da foglie di acanto che terminano i brevi raggi che si raccordano con la mostra circolare, definita all'interno da un acornice di ovoli e decorata da fasci di raggi dove aleggiano angioletti a figura intera e volti di cherubino tra soffici nubi

  • OGGETTO ostensorio
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ bulinatura/ incisione/ doratura
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
  • LOCALIZZAZIONE Lari (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Appaiono evidenti analogie con i lavori di Giovanni Francesco Bertini, ma l'ignoto maestro appare influenzato anche da altri artisti fiorentini tardo-barocchi. La struttura acantiforme del fusto e della base presentano caratteristiche maggiormente articolate, soluzioni morfologiche che posticipano l'arredo almeno tra il secondo e il quarto decennio del secolo. Questa relativa mancanza di uniformità stilistica fu per altro prerogativa della produzione orafa del tempo tanto che appare difficile individuare in modo univoco uno schema comune negli ostensori a raggera di questo periodo. ( Monica Cecchi in Visibile pregare 2001)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900387251
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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