Cristo Buon Pastore
Pastorale impostato su fusto cilindrico provvisto di nodo principale a cipolla (seguito da nodo a edicola a sezione circolare) e riccio figurato. Il fusto - suddiviso in quattro segmenti - è scandito da nodi minori a sezione polilobata con sei chiodi a forma di rosetta. La superficie del nodo a cipolla è impreziosita da un doppio fregio ondulato - leggermente rilevato - composto da foglie e pigne; una cornice modanata provvista di quattro chiodi circolari divide il nodo centralmente. La decorazione della cornice e dei chiodi è eseguita a smalto su fondo bianco con fiori nei toni del blu, azzurro, giallo e verde: i fiori sono organizzati in una monuta teoria nella cornice, mentre sono isolati e ripetuti in scala più grande nei chiodi. Il nodo a edicola - delimitato da modanature digradanti -è suddiviso in quattro porzioni da lamine lisce d'argento alternate a colonne scanalate con capitelli corinzi; il fusto delle colonne è smaltato con motivi di lontana ispirazione vegetale. Il riccio - emergente da una corolla di giglietti traforati a giorno - presenta anch'esso una decorazione a smalto: piccole cartelle sagomate includenti fiori su stelo (su fondo bianco, analoghi a quelli che compaiono sul nodo a cipolla) si alternano a foglioline disposte a forma di croce e includenti pietre
- OGGETTO pastorale
-
MATERIA E TECNICA
pietre artificiali
argento/ doratura/ tornitura/ stampaggio/ traforo/ zigrinatura/ bulinatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Francese
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pastorale fa parte di un servito da ordinazione completato dagli arredi in riferimento (che paiono pertinenti per contiguità stilistica ed esecutiva). Il servito, che conserva ancora oggi la sua custodia originale in legno, fu legato al Capitolo dei canonici dall'arcivescovo fiorentino Agostino Bausa (1889-1899), insieme ad altri preziosi arredi (gli oggetti sono registrati infatti in un inventario capitolare del '900) (cfr. fonti manoscritte). Benchè di pertinenza del Capitolo dei canonici fiorentini, come ricordano anche le iscrizioni presenti sul vassoio (n. scheda 0900382306) e sul bacile (n. scheda 0900382309), il servito è attualmente in dotazione alla Metropolitana, dove è custodito almeno dal 1979, anno in cui i diversi arredi che lo compongono furono citati nella bozza d'inventario generale. Il pastorale è privo di punzoni di contrassegno che possano indicare con certezza la manifattura esecutrice ed il periodo della sua realizzazione - comunque anteriore al 1899, anno della donazione. In base all'analisi stilistica, è probabile che l'esecuzione del pastorale sia da collocarsi nella seconda metà dell'Ottocento. Stilisticamente, infatti, l'arredo propone stilemi neogotici - coerenti con la datazione suggerita - avvertibili principalmente nel nodo a cipolla con chiodi rilevati, nelle morbide volute acantacee e nella figura del Buon Pastore: quest'ultimo è caratterizzato dall'elegante hanchement, tipico della statuaria gotica. La profusione di ornati realizzati a smalto appare, inoltre, pienamente coerente con l'ornamentazione medievaleggiante. La manifattura del pastorale è probabilmente da rintracciarsi in ambito francese, dove non mancano esempi di arredi con analogo impianto strutturale e decorativo (vedi il pastorale della chiesa di Saint- Donatien, databile intorno al 1870). Da notare la singolare presenza delle insegne papali: ciò potrebbe indicare che l'originario possessore del pastorale fosse in realtà un pontefice. In tal caso, l'arredo potrebbe essere giunto al cardinale Bausa come dono offertogli dalla massima autorità eccclesiastica, forse lostesso Leone XIII che aveva già donato al presule altre suppellettili ecclesiastiche
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900382312
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0