Marina del Porto. paesaggio marino
stampa stampa di riproduzione,
post 1700 - ante 1724
Rosa Salvator (1615/ 1673)
1615/ 1673
Verkruys Theodor (notizie 1707-1726/ 1739)
notizie 1707-1726/ 1739
Paesaggio: litorale marino, montagne sullo sfondo/ Piante: alberi/ Architetture: torre semidiroccata che si erge su una fortificazione in rovina con merlature/ Animali: volatili, due asini, due mucche/ Figure umane: figure maschili/ Abbigliamento: contemporaneo/ Oggetti: travi lignee, nave, imbarcazioni di diversa misura, carro, scale, utensili da costruzione, bandiera
- OGGETTO stampa stampa di riproduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Rosa Salvator (1615/ 1673): inventore
Verkruys Theodor (notizie 1707-1726/ 1739): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Villa medicea della Petraia
- INDIRIZZO Via della Petraia, 40, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa fa parte di una veduta a tre, la terza è mancante, mentre la seconda è anch’essa conservata presso i depositi della Villa medicea della Petraia e riporta, in basso a sinistra, l’iscrizione ad inchiostro “Salvator Rosa Pinxit”. In particolare le due stampe in oggetto, riproducono parzialmente il dipinto “Marina del Porto”, realizzato da Salvator Rosa durante il periodo trascorso a Firenze (1640-49). Nella stampa in esame è raffigurato un litorale marino lungo il quale sono ormeggiate una nave di grandi dimensioni e imbarcazioni più modeste; il litorale è inoltre popolato da un folto gruppo di persone intente nella realizzazione di un’imbarcazione, a chiacchierare e a tuffarsi nelle acque antistanti. Un’alta torre semidiroccata, sulla sinistra nel dipinto – sulla destra nell’acquaforte rispetto all’osservatore –, testimonia la presenza di una fortezza decorata con merlature. La “Marina del Porto”, insieme alla “Marina del Faro”, fu dipinta dal pittore napoletano per il cardinale Gian Carlo de’ Medici, che celebrò con tali opere la nomina di Generalissimo dei mari della corona spagnola. Dopo la sua morte, entrambe le Marine passarono in eredità al granduca Cosimo III e, attualmente, sono esposte presso la Galleria Palatina di Palazzo Pitti. Le Marine sono i primi dipinti documentati eseguiti da Salvator Rosa a Firenze, degno esordio del paesaggista nella terra Toscana, in cui si verifica l’incontro tra il paesaggio naturalistico appreso a Napoli e quello idillico, conosciuto durante il soggiorno romano; un esordio di successo come dimostrano le numerose versioni di marine richieste all’artista negli anni fiorentini. I soggetti delle stampe conservate presso la Villa medicea della Petraia sono gli stessi riprodotti nella “Raccolta di quadri dipinti dai più famosi pennelli posseduti da Pietro Leopoldo, Firenze 1778”. Questa serie, edita dalla Stamperia Granducale e datata nel 1778, è completa delle tre parti e, in quella risultante mancante presso la Villa medicea della Petraia, è possibile leggere in basso al centro tale iscrizione: “Fran. Petrucci del.”. Gli artisti coinvolti risulterebbero quindi essere tre: Salvator Rosa ideò il dipinto originale, Francesco Petrucci (1669-1717) fu il disegnatore delle stampe, successivamente incise da Theodor Verkruys, detto Teodoro della Croce, disegnatore e incisore olandese
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900378136
- NUMERO D'INVENTARIO OdA Petraia 101
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2013
2016
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - SALVATOR ROSA PINXIT - a inchiostro - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0