Uccelliera e belvedere della Patraia

dipinto, 1872 - 1872

dipinto su carta di forma rettangolare

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Lasinio Ferdinando (1821/ 1865)
  • LOCALIZZAZIONE Villa medicea della Petraia
  • INDIRIZZO Via della Petraia, 40, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera rappresenta la veduta a volo di uccello del piano della Figurina della Petraia secondo il nuovo allestimento progettato da Ferdinando Lasinio nel 1872. E’ ipotizzabile che l’acquerello sia stato realizzato insieme al progetto planimetrico per una migliore resa visiva delle novità riguardanti il giardino adiacente alla villa. Lasinio si occupò dell’impaginazione dei vialetti e la collocazione di quattro voliere minori di pianta ottagonale sul lato meridionale del giardino e altre due più piccole a pianta esagonale allineate con la fontana di Venere-Fiorenza: lo schema quadripartito delle aiuole veniva sostituito con compartimenti curvilinei, mentre i muri perimetrali vennero occupati da una serie continua di cellette, dette nei documenti di archivio “casotti per covi”. Il casotto di legno con funzione di camera ottica posto all’estremità est, venne sostituito da un “salotto in guisa di Belvedere” affacciato sul panorama e costruito in vetro e ghisa come la copertura realizzata nello stesso anno per il cortile interno della villa. Al di sotto del piano della figuina si intravedono i cosiddetti ballon de fleurs, strutture a forma di barile in parte in legno in parte in piombo dove vari tipi di fiori venivano distribuiti a formare una sorta di cupola multicolore. La nuova sistemazione del giardino fu probabilmente organizzata in vista della festa di fidanzamento tra Emanuele di Mirafiore, figlio della “bella Rosina”, e Blanche de Lardarel, erede di una nobile casata francese, figlia di Amicie de Lardarel conosciuta a Firenze come amante dei giardini, e possibile suggeritrice di tali trasformazioni. Le due grandi voliere di pianta ellittica, del diametro di circa venti mentri, sormontate da cupola a pagoda, sono invece opere precedenti, volute nel 1869 da Vittorio Emanuele II, progettate dall’architetto Ernesto Piazza e fatte realizzare dalla fonderia Luder. La passione per il collezionismo dei volatili portò alla trasformazione del piano della figurina in uno spazio dedicato a una raccolta ornitologica, il cui intento doveva essere quello di stupire e affascinare. Per gli ingenti costi di manutenzione tra il 1881 e il 1883 le voliere più piccole vennero smantellate, mentre una minuta datata 1886 proveniente da Roma e indirizzata all’amministrazione delle Real Casa, sembra provare che una delle grandi voliere ellittiche sia stata trasferita a Roma, al Quirinale. Nel 1898 la contessa Tadini di Pisa acquista una delle voliere rettangolari e una poligonale per collocarle nel giardino della sua villa a Agnano dove sono ancora oggi installate: un’altra voliera ottagonale è stata trovata in pessime condizioni da Giorgio Galletti nel giardino di Villa Landi a Strada in Chianti. L’opera di Lasinio presenta tratti stilistici quasi miniaturistici tanta è la precisione con cui viene interpretato ogni dettaglio del giardino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900378071
  • NUMERO D'INVENTARIO OdA Petraia 313
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI in basso a destra - Lasinio Arch.o disegnò 1872 - Ferdinando Lasinio - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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