palmatoria - bottega fiorentina (sec. XVIII)
Palmatoria sagomata - con piattello rotondeggiante che forma un tutt'uno con l'impugnatura - caratterizzata da un profilo ad andamento concavo - convesso. Al corpo dell'arredo si innesta, tramite un raccordo a volute contrapposte, il manico tornito, formato da un balaustro e da nodi a rocchetto. Il piattello centinato è provvisto di bocciolo a vaso cilindrico modanato. L'orlo della bugia è sottolineato da cornici modanate in leggero rilievo; la superficie dell'impugnatura è arricchita da decorazioni incise: uno stemma e una cartella sagomata formata da volute contrapposte su campo di fondo granito da picoli cerchietti bulinati. All'interno la piccola cartella è impreziosita da un motivo a losanghe con puntino al centro. Il piattello è ornato sulla tesa da un tralcio vegetale stilizzato, mentre nella parte concava centrale è liscio
- OGGETTO palmatoria
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MATERIA E TECNICA
argento/ fusione/ bulinatura/ incisione/ granitura
- AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stemma inciso al centro dell'impugnatura testimonia che la palmatoria apparteneva a Filippo Rilli Orsini, canonico della Metropolitana fiorentina dal 1777 al 1827, anno della morte. L'arredo, insieme al suo piattino d'argento, fu legato al Capitolo dei Canonici per volontà dello stesso Rilli, entrando così a far parte delle suppellettili capitolari alla morte del canonico (1827). E' probabile che la palmatoria fosse stata eseguita già nel 1777, in occasione della nomina a canonico del Rilli. Il punzone presente sull'impugnatura, benchè male impresso, sembra corrispondere ad uno dei marchi di garanzia del titolo dell'argento usati a Firenze dal 1756 al 1781. Tuttavia, l'interpretazione non univoca del punzone (esso potrebbe anche essere letto come quello impresso a Firenze negli anni immediatamente precedenti, e la mancanza di notizie certe relative all'esecuzione della palmatoria non consentono di escludere totalmente una realizzazione anteriore al 1777. In questo caso la palmatoria sarebbe da interpretarsi come insegna del Rilli in qualità di prelato romano. La bottega cittadina autrice della palmatoria resta sfortunatamente ignota poichè il punzone identificaativo è stato male impresso e risulta pertanto illeggibile. Dal punto di vista stilistico, la bugia si rivela un arredo particolarmente accurato, caratterizzato da forme eleganti e di spiccata originalità. Le caratteristiche strutturali e decorative (impugnatura ad andamento concavo-convesso, manico tornito, cartella con motivo a losanghe) sono coerenti con quelle degli arredi eseguiti nei decenni centrali del Settecento. la tipologia del piattello con profilo centinato che forma un tutt'uno con l'impugnatura ed il raffinato equilibrio ornamentale anticipano invece elementi che avranno piena affermazione nei decenni successivi. Da notare la presenza di un'iscrizione incisa che, sebbene non chiaramente leggibile, sembra corrispondere ad un'indicazione relativa al peso dell'arredo (once 9 denari 17)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348375
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- ISCRIZIONI sul verso della palmatoria - ONCE 9 DENARI 17 - corsivo -
- STEMMI sulla terminazione dell'impugnatura - garanzia - Marchio - Arte della Seta - leone passante in campo circolare
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0